Antonio Burruni
25 agosto 2013
1945 Alghero: Mannu risponde a Zani
Il vicepresidente del sodalizio giallorosso replica a quanto detto durante la conferenza stampa dall’ex allenatore-giocatore

ALGHERO – Ad una settimana dalla conferenza stampa con cui Pippo Zani ha salutato i colori giallorossi, arriva la replica del vicepresidente della 1945 Alghero Angelo Mannu, che pubblichiamo integralmente.
«Premessa tutta la stima che nutro nei confronti di Pippo, sia del Pippo giocatore che del Pippo allenatore, ma soprattutto dell’uomo Filippo Zani, per onor di contraddittorio mi è dato obbligo dover fare alcune precisazioni circa le dinamiche che si sono susseguite nel corso dell’estate e che ritengo, nonostante tutte le attenuanti, siano culminate purtroppo in una sterile polemica andata oltre le righe per la mancata conferma decisa dal nuovo assetto societario.
Innanzitutto, mi corre l’obbligo di ringraziare Pippo per l’esemplare lavoro svolto nel corso di questi ultimi anni con i colori della 1945 Alghero. Straordinario è stato vederlo a lavoro come allenatore, che alla sua prima esperienza è riuscito a riportare sulla giusta rotta una squadra con una classifica ormai compromessa, composta principalmente da baby calciatori, riuscendo a raggiungere il traguardo-salvezza. Se quella salvezza non si fosse ottenuta, oggi probabilmente staremo vivendo tutta un’altra storia. Da tifoso, ancor prima che da vice presidente, lo ringrazio, perché grazie alla sua professionalità, seppur con una valanga di difficoltà, è riuscito a gestire la situazione di crisi conservando la categoria.
Entrando nel merito della polemica, devo precisare che effettivamente mi sentivo con Zani fino alla fine di giugno. Abbiamo parlato anche degli eventuali rimborsi, nel caso si fosse riusciti ad allestire una squadra, ma non c’è mai stato un impegno formale, perché la prima cosa che dicevo a Pippo nelle nostre lunghe chiacchierate telefoniche era che, finchè non avessi avuto la copertura finanziaria, per non dover ripercorrere lo stesso calvario della precedente stagione, non mi sentivo di dare alcuna conferma. Nonostante non si vedesse un futuro approssimativamente positivo, ho deciso di iscrivere ugualmente la squadra, anche andando contro corrente. Nell’ipotesi più negativa, in attesa di tempi migliori, avrei fatto giocare la nostra Juniores nel campionato di Eccellenza pur di non far scomparire ancora una volta l’Alghero. Ma Pippo voleva almeno tre o quattro giocatori di categoria. Pur capendo le sue esigenze, la società in quel preciso momento non poteva sostenere impegni finanziari e per questo motivo gli dicevo di non sentirsi legato a noi, perché non eravamo in grado di poter mantenere impegni onerosi. A fine giugno la svolta, con il presidente Lorenzoni che subentra alla vecchia dirigenza con idee molto chiare circa il nuovo assetto della squadra, sicuramente diversa dalla vecchia dirigenza. Lorenzoni ha portato aria di professionalità e professionismo, quell’aria che in casa nostra non si respirava da tanto tempo. Soprattutto ha portato ossigeno. Purtroppo Zani non è rientrato nel nuovo progetto, così come non sono rientrati nel progetto i giovani che nella precedente stagione hanno chiesto di essere svincolati. Capisco la sua amarezza, anche se mi meraviglia sentirlo parlare di ingiustizia. Sono vicende che fanno parte di questo sport e lui ha sicuramente tutta l’esperienza per sapere che anche questo fa parte del gioco. Una mancata conferma non è certo un addio, ma è solo una scelta tecnica, che nulla ha a che vedere con il suo valore di giocatore o di allenatore, sui cui non vi è alcun dubbio, ne si tratta di qualcosa di personale, anche perché con Zani, nonostante la crisi societaria e qualche incomprensione, il rapporto è sempre stato sostenuto da reciproca stima. Per ciò che riguarda i rimborsi, mi dispiace che Pippo abbia generalizzato, perché, per lo meno per quanto mi riguarda, io con lui ho onorato fino in fondo i miei impegni. Lui è perfettamente a conoscenza di chi non ha mantenuto la parola spesa. Quelle stesse persone che hanno mancato non solo nei suoi confronti, ma anche verso la società, mettendola a grave rischio, non solo in termini economici, ma anche per quanto concerne il prestigio e l’onorabilità, come appunto è successo per ciò che riguarda il modesto residuo dei rimborsi che riguardano Zani. Mi fa piuttosto specie leggere poi che proprio qualcuna di quelle persone che gli hanno negato il dovuto, ha partecipato come se nulla fosse alla conferenza stampa, stigmatizzando comportamenti societari e nascondendosi dietro un dito. Ma questo Zani lo sa e saprà farne tesoro.
Pippo ha fatto un gran lavoro con la squadra, costruendo sulle fondamenta di Ciccio Calvia e Gigi Nuoto, aiutato nel suo lavoro da Fabrizio Serra e Bobo Urgias, gli altri due grandi storici rimasti che, come lui, hanno creduto sino in fondo alla salvezza. Un ringraziamento particolare lo voglio rivolgere a Capuano, che non ha ricevuto un solo euro e si è messo sempre a disposizione della squadra e dei più giovani, senza un accenno alla benché minima polemica. Un vero ragazzo di sport, che ha calcato palcoscenici importanti del calcio professionistico e che è stato determinante per la permanenza nella categoria.
Credo che sia giunto il momento di lasciar spazio al calcio giocato e soffocare definitivamente le polemiche. Nei prossimi giorni, il presidente Lorenzoni, accompagnato dalla nuova dirigenza, visiterà i circoli della tifoseria algherese, perché la ripartenza verso il calcio che conta passa necessariamente anche attraverso la tifoseria, che si ritiene componente essenziale per il raggiungimento del traguardo e affinchè prendano coscienza anche dei sacrifici personali dei singoli e ormai pochi imprenditori, spesso additati e criticati come se fossero responsabili di chissà quali colpe. L’unica “colpa” che hanno è che solo per passione sportiva e null’altro, anche se ingiustamente criticati, impegnano le proprie risorse e tempo, sottraendoli alle proprie famiglie, a favore del movimento sportivo. Questa dirigenza crede nei tifosi e, ritenendoli veri e propri “personal coach” della squadra, coloro capaci di trasmettere l’entusiasmo necessario anche a sopperire le lacune che possano emergere, che fanno gruppo insieme alla squadra, aiutandola a vincere, di cui si sentono parte integrante e non solo meri spettatori di una partita di calcio».
Il vicepresidente della 1945 Alghero Angelo Mannu
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