ALGHERO - Alta tensione in aula venerdì sera in occasione del dibattito voluto dai capigruppo sulla situazione politica della Maggioranza. E chi si aspettava un mea culpa del primo cittadino si è dovuto da subito ricredere. Stefano Lubrano [GUARDA] parla per quindici minuti delle difficoltà che hanno contraddistinto il primo anno di operato - «mai un'amministrazione si è dovuta scontrare con una situazione economica così complicata» - e bacchetta i consiglieri comunali, anche quelli di opposizione, rei di ostacolare dal primo minuto l'attività amministrativa. Ma il sindaco è un fiume in piena e parla del «cambiamento che è già in atto» ed evidentemente disturba.

Le parole del sindaco sortiscono così un duplice effetto, anestetizzano il Partito democratico, che per bocca del capogruppo, con toni pacati, parla di una sorta di "Stop and go", facendo un'analisi critica in seno alla maggioranza e chiedendo un passo indietro a tutti i partiti della coalizione [MATTEO TEDDE], ma irritano enormemente il Popolo della libertà [GIANNI MARTINELLI] che parla di «finzioni» e chiede «le dimissioni del sindaco».

Anche il capogruppo della Lista Lubrano ammette le difficoltà della maggioranza e annuncia un passo indietro per il bene della città, rimettendo le decisioni sul futuro riassetto di governo cittadino in mano a Stefano Lubrano [MARIANO MELIS]. I Riformatori parlano di «quindici mesi buttati» [FRANCESCO MARINARO], mentre AlgueRosa, per bocca della capogruppo, risponde direttamente al sindaco dando valore positivo e costruttivo alle critiche che giungono dai consiglieri e dai cittadini, e parla di patrimonio da utilizzare. «Parole ingenerose» dice quelle pronunciate da Lubrano [ROSA ACCARDO].

«Le risposte tardano ad arrivare, serve una svolta» e ancora il Pd parla di «dichiarazioni irrispettose giungere dai colleghi di coalizione» [RAIMONDO CACCIOTTO]. Dalla Lista Lubrano arriva il mea culpa di Bernardi, che però attacca a testa bassa Pd e coalizione, parlando di «argomenti inopportuni» anche da parte dei Democratici. Siamo stanchi dell'andamento di questo spettacolo e quando si arriva in aula se si prendono delle decisioni si rispettano (il rifierimento è ad alcuni consiglieri del partito democratico) [PIETRO BERNARDI]. C'è un'Alghero Migliore, in linea con quanto dichiarato all'indomani dell'assemblea del movimento, chiede che venga attuato il programma: «non abbiamo più scuse, perchè la città aspetta le nostre risposte» [MARIA GRAZIA SERRA].

Il sindaco in apertura di seduta ringraziava il Signore per dargli la possibilità di operare ed esprimersi, ma dai banchi dell'opposizione arriva una richiesta chiara: «via i riferimenti religiosi dall'aula» [NATACHA LAMPIS]. E poi invita la maggioranza «a rifondare il progetto che unisce il Centrosinistra» e chiede a tutte le forze politiche «di fare un passo indietro lasciando le deleghe». Il capogruppo del Pdl si rivolge a Stefano Lubrano: «lei signor sindaco, è un venusiano, ha invocato il Signore» [MARCO TEDDE]. «Questa è una perdita di tempo, e l'avrei evitata»: così [VALDO DI NOLFO], che chiede più rispetto.

CONSIGLI COMUNALI 2013