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Antonio Sini 15 ottobre 2005
Influenza aviaria, la Sardegna si prepara all´arrivo degli uccelli migratori
Nella regione l’allarme è scattato al sud, si prevede l’arrivo di specie acquatiche provenienti dal Mar Caspio e dal Mar Nero. L’Istituto Zooprofilattico Regionale mette a punto le strategie. Tutte le carni in arrivo sono sotto controllo
Influenza aviaria, la Sardegna si prepara all´arrivo degli uccelli migratori

ALGHERO - Ora anche la Sardegna ha paura. E’ stato reso noto infatti che anche nell´isola potrebbe arrivare l’influenza aviaria. I conduttori dell’epidemia che tiene L’Europa e il mondo con il fiato sospeso potrebbero arrivare fra qualche giorno. Gli uccelli migratori che infatti arriveranno in Sardegna, interesseranno per prima la zona a sud dell’Isola, ricca di stagni sono temuti. Gli uccelli acquatici, i più colpiti dal virus killer, stanno facendo salire il livello di guardia nelle strutture deputate al controllo e all’eventuale gestione delle emergenze. Dall’Assessorato Regionale alla Sanità spiegano che prima si era certi che la Sardegna fosse fuori dalle rotte seguite dagli uccelli migratori, provenienti dal Sud Est Asiatico, ma ora la sicurezza è venuta meno. Il clima mite può spostare i volatili verso l´isola. Gli uccelli “indiziati” di arrivare in Sardegna infetti sono il gabbiano roseo, e la volpaca, provenienti dal Mar Caspio e dal Mar Nero. Proprio in queste zone sono stati trovati uccelli di queste specie infettati dall’influenza aviaria. In Sardegna si controlla tutto, dagli allevamenti di un certo livello, a quelli a conduzione famigliare, nulla è lasciato al caso, anche se i piccolissimi nelle zone rurali sono difficili da monitorare, e si cerca con la popolazione una collaborazione possibile. Si fanno prelievi su tutta la carne che arriva, onde prevenire le sorprese. L´Istituto Zooprofilattico regionale è in prima linea nelle analisi, c’è da monitorare sopratutto l’eventualità che si possa isolare il virus, in questo caso non potendolo manipolare in Sardegna si dovrà spedire tutto al centro Zooprofilattico di Padova. E’ bene ricordare che sino ad oggi nulla è stato rilevato, ma se ciò dovesse accadere gli animali andrebbero abbattuti. L’Allarme è alto, ma non si devono creare situazioni di panico, i controlli a tutela dei cittadini sono severissimi.
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