Red
18 dicembre 2013
Uggias (Idv) presenta Horizon 2020
Il più importante programma di ricerca finora varato dall’Unione Europea che dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 impegnerà circa 70 miliardi di euro. A Cagliari il convegno organizzato dall´Italia dei Valori

CAGLIARI - E’ il più importante programma di ricerca finora varato dall’Unione Europea e dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 impegnerà circa 70 miliardi di euro per sostenere la conoscenza e migliorare la qualità della vita nei Paesi europei rappresentando un’opportunità senza precedenti per i ricercatori, i centri di ricerca, i giovani laureati e le piccole imprese della Sardegna. Delle opportunità del progetto Horizon 2020 si è parlato oggi a Cagliari nel corso di un convegno organizzato dall’Italia dei Valori Sardegna dal titolo Università+Europa=Lavoro. «L'Italia dei Valori sta seguendo in tempo reale la programmazione dei fondi europei, in particolare quelli relativi alla ricerca e all'innovazione» ha spiegato l’europarlamentare e segretario regionale dell’Italia dei Valori Giommaria Uggias, introducendo i lavori del convegno insieme al vicesegretario e portavoce Angelo Mascia e al neo segretario dei Giovani Idv Lorenzo Erbi.
«Il mese scorso il Parlamento europeo e il consiglio d'Europa hanno approvato il nuovo periodo di programmazione delle risorse. Per la prima volta - ha spiegato - alla discussione si accompagnerà l'effettiva erogazione dei fondi, in modo da consentire alle imprese e ai lavoratori di poter guardare con fiducia al futuro. Questa è la prima iniziativa di presentazione del programma in Sardegna e una delle poche in Italia", ha aggiunto Uggias illustrando il progetto, finalizzato ad una crescita "intelligente, sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale e inclusiva». «E' iniziata la corsa per creare crescita economica e posi di lavoro - ha aggiunto Uggias -: entro i prossimi cinque mesi i progetti migliori avranno risposte ed entro otto mesi ci sarà l'erogazione dei finanziamenti. La prima "chiamata" - ha aggiunto l'europarlamentare - è stata già lanciata nei giorni scorsi per un importo di sei miliardi e impone alcuni passaggi regionali come la verifica dello stato della progettualità dei centri di ricerca e delle imprese. Le istituzioni regionali sono chiamate a fare una proposta su misure utili ad aprire il sistema del credito e la potenzialità di partecipazione finanziaria alle iniziative di contratti pubblico-private che ne sono lo strumento».
Il programma Horizon prevede un finanziamento di oltre 70 miliardi di euro e rappresenta il nucleo centrale della strategia di Europa2020. Come ha spiegato l’europrogettista Martina Angelini, «il progetto nasce dalla profonda necessità, recepita dalle istituzioni Ue, di far fronte alla crisi economica investendo su ricerca, crescita e innovazione. I tre pilastri del progetto, eccellenza scientifica, leadership industriale e societal challenge, serviranno a fornire quanti più strumenti possibili per una progettazione mirata ed in linea con quegli obiettivi frutto dell'intensa e proficua collaborazione tra Commissione e Parlamento europeo». «In questo drammatico lungo periodo di crisi che ormai dura da 6 anni - ha aggiunto il responsabile Economia dell'Idv Alessandro Lelli, imprenditore e docente universitario- le imprese italiane stanno soffrendo sempre più la carenza organizzativa che deriva principalmente da un carenza culturale notevolissima. La cultura d' impresa è qualcosa che a volte è innata nell'imprenditore ma molto spesso ha bisogno di investimenti in piani di formazione appropriati e approfonditi. Le aziende italiane sono invece estremamente carenti nella definizione della strategia prodotto mercato che dovrebbe evidenziare il loro business plan. Facendo una analisi delle imprese che, pur in una situazione difficile, riescono ancora ad avere crescita e risultati positivi, si può facilmente notare che si tratta principalmente di società che hanno continuato ad investire nella ricerca di nuovi prodotti e di nuovi mercati. Gli utili - ha detto - devono essere investiti in azienda, specialmente in valide e professionali risorse umane che potessero imprimere al motore una diversa velocità».
«In una sardegna sempre più europea - ha concluso il docente e ricercatore universitario Roberto Ricciu - non si può prescindere dalle indicazioni di sviluppo espresse dalla UE attraverso i suoi finanziamenti strutturali. Per far questo l'università si mette come interfaccia tra il consiglio europeo ed i cittadini presentando nuove prospettive occupazionali con un esempio in termini di euro-progettazione ed energie rinnovabili». Il Progetto Horizon 2020 abbraccia 12 aree tematiche su cui saranno incentrate le iniziative nel 2014/2015, includendo settori come l’assistenza sanitaria personalizzata, la sicurezza digitale e le città intelligenti. I finanziamenti saranno orientati verso tre pilastri fondamentali. Quello dell’ Eccellenza scientifica prevede stanziamenti per circa 3 miliardi di euro, che includono 1,7 miliardi di euro di fondi dal Consiglio europeo della ricerca per ricercatori di alto livello e 800 milioni di euro per le borse di ricerca Marie Sklodowska-Curie rivolte ai giovani ricercatori. Sono messi poi a disposizione 1,8 miliardi di euro per sostenere la Leadership industriale europea in settori come le TIC, le nanotecnologie, la robotica, le biotecnologie e la ricerca spaziale. Il terzo pilastro, denominato Sfide della società prevede finanziamenti per 2,8 miliardi di euro per progetti innovativi realizzati nel quadro delle sette sfide della società di Horizon 2020 relative ai seguenti settori: sanità; agricoltura, ricerca marittima e bioeconomia; energia; trasporti; azione per il clima, ambiente, efficienza sotto il profilo delle risorse e materie prime; società riflessive; sicurezza.
|