Daniele Cocco
4 febbraio 2014
L'opinione di Daniele Cocco
Spreco e improvvisazione nella sanità del Sassarese
Nonostante in Sardegna la spesa sanitaria sia elevatissima, le prestazioni e le cure che ricevono i cittadini, ad eccezione di alcune isolate realtà, non rispondono ai requisiti minimi di efficienza e tempestività. Questo nonostante l’abnegazione e il costante e durissimo lavoro a cui è sottoposto l’intero comparto della sanità in Sardegna, che deve continuamente operare in strutture obsolete, con macchinari e attrezzature non adeguate e con una carente programmazione ad opera di Direttori Generali nominati con discutibili criteri di lottizzazione politica. In Consiglio Regionale sono intervenuto spesso sulle gravi carenze assistenziali dei Presidi ospedalieri di Alghero, Sassari, Ozieri, Ittiri e Thiesi, che devono soddisfare un bacino di utenza molto elevato e con indicatori statistici preoccupanti, ad iniziare dall’incidenza dei tumori nelle aree industriali. Su questo problema ho sollecitato l’istituzione del registro tumori in Sardegna, strumento necessario per lo studio epidemiologico della malattia e la conseguente predisposizione di un programma organico di intervento.
Sono intervenuto inoltre sull’eliminazione delle liste di attesa, sulle gravi carenze di infermieri professionali, sulla chiusura dei punti nascita dei piccoli ospedali, sull’esenzione dal pagamento del ticket sanitario ai cittadini sardi inoccupati, sul rilancio dell'attività della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, sulla tutela della salute mentale e sui finanziamenti della Legge 162/98 in favore dei disabili. A proposito delle liste d’attesa mi preme sottolineare che nonostante la disponibilità finanziaria di 30° milioni di euro, ad oggi non si sono visti risultati concreti e rimane lo sconcerto di vedersi prenotati esami a distanza anche di 1 anno. Per quanto riguarda il ruolo e il funzionamento del Presidio Ospedaliero di Alghero e sulle sue prospettive per l'immediato futuro la situazione è abbastanza complessa. Le risorse economiche stanziate dalla Giunta Soru per la realizzazione del nuovo ospedale sono state incomprensibilmente cancellate dalla Giunta Cappellacci, nonostante la mobilitazione e l’impegno dei diversi soggetti e comitati operanti in città e il deliberato del Consiglio Comunale in merito all’individuazione dell’area.
La tutela della salute, diritto fondamentale dei cittadini, non può essere penalizzata dalla necessità di rigore e razionalizzazione della spesa, considerato che il presidio ospedaliero di Alghero offre prestazioni sanitarie ad un ampio bacino di utenti che aumenta in maniera esponenziale nei mesi estivi. Gli impegni presi dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dalla Asl di Sassari sui servizi da attivare e ripristinare in città sono inattuati. Viceversa, alcune nomine compiute illegittimamente dal Direttore generale della Asl di Sassari hanno avuto gravi conseguenze sulla finanza sanitaria regionale. In materia di tutela e di prevenzione della salute, della riduzione del disavanzo e della istituzione dei nuovi e più moderni servizi, dovrà essere presentato il nuovo Piano sanitario regionale, il quale dovrà contenere le indicazioni strategiche e gli obiettivi condivisi per il riordino e il miglioramento del sistema sanitario regionale. In tale piano dovrà essere prevista la realizzazione del nuovo ospedale di Alghero con l’accorpamento delle specialità presenti nell’ospedale marino, da riconvertire in struttura riabilitativa e per lungodegenti. Il nuovo Piano sanitario regionale dovrà essere uno dei punti qualificanti della nuova maggioranza in Consiglio Regionale che potrà essere governata dal Presidente Pigliaru nel caso in cui i cittadini sardi prendano atto del fallimento di tutte le politiche attuate da Cappellacci, all’insegna dello spreco e dell’improvvisazione.
*Capogruppo in Regione di Sel e candidato alle elezioni Regionali
|