A.B.
24 febbraio 2014
Teatro: Luca Zingaretti a Cagliari
Dopo le tappe sassaresi, da mercoledì 26 febbraio fino a domenica 2 marzo la Torre d’avorio nel cartellone de La Grande Prosa al Teatro Massimo di Cagliari, firmata da Cedac

CAGLIARI - Procede la tournèè isolana de “La torre d'avorio”, avvincente pièce di Ronald Harwood (autore del celebre “Servo di scena”) che racconta il drammatico scontro tra due opposte visioni del mondo prendendo spunto dall'infamante accusa realmente rivolta a Wilhelm Furtwängler, il grande direttore d'orchestra tedesco, di aver indirettamente “collaborato” con il regime nazista per aver scelto di restare in Germania negli anni più bui e tragici della sua storia. Una decisione difficile e per certi versi pericolosa, resa possibile dal suo immenso prestigio (che lo proteggeva da eventuali rappresaglie per le affermazioni fortemente critiche in particolare sulle discriminazioni e persecuzioni contro gli ebrei) motivata dal non voler tradire la bellezza né privare il suo popolo della cultura. Una linea di condotta comprensibile e coerente per un uomo che aveva dedicato la propria esistenza all'arte ma interpretabile, per esempio dal brutale maggiore Arnold, incaricato dell'inchiesta, come un segno di cedimento se non di simpatia nei confronti del Führer e dei suoi gerarchi, anche per aver rappresentato l'eccellenza germanica agli occhi del mondo, contribuendo all creazione dell'immagine distorta di una presunta superiorità e perfezione della stirpe ariana.
Dopo il debutto regionale a Sassari, da mercoledì 26 febbraio, alle 20.30, fino a domenica 2 marzo, alle ore 19, La torre d’avorio sarà protagonista nel cartellone de “La Grande Prosa al Teatro Massimo”di Cagliari, sempre firmata “Cedac”. Protagonisti sulla scena Luca Zingaretti, che firma anche la regia (nel ruolo del maggiore Steve Arnold, l'ufficiale americano insensibile al fascino dell'arte e della cultura cui è affidata l'istruttoria), e Massimo De Francovich (nei panni sicuramente scomodi di un Wilhelm Furtwängler accusato di essersi reso complice del regime, mettendo il proprio indiscusso talento al servizio di un'ideologia distopica e feroce). Completano il cast, nell'allestimento di Zocotoco, con la bella traduzione di Masolino D'Amico, Paolo Briguglia, con Gianluigi Fogacci, Francesca Ciocchetti e Caterina Gramaglia, mentre le scenografie di Andrè Benaim ed i costumi di Chiara Ferrantini, sottolineati dal disegno luci di Pasquale Mari, suggeriscono le atmosfere sospese di un irrituale processo alle intenzioni, nello scontro tra un uomo in divisa incapace di apprezzare il fascino della musica classica e dunque di inchinarsi davanti al genio di uno dei più grandi direttori del Novecento, e il grande maestro tedesco.
Intanto, prosegue il ciclo di incontri “Oltre la Scena/ Gli attori raccontano...”. Venerdì 28 febbraio, alle 18, saranno proprio Luca Zingaretti, Massimo De Francovich e la compagnia i protagonisti al “Cinema Odissea”, in Viale Trieste 84, a Cagliari, per un appuntamento con il pubblico e la città (con ingresso libero, fino ad esaurimento posti), in cui si discuterà, in maniera informale, dello spettacolo e dei personaggi, dell'arte della recitazione, del ruolo sociale dell'arte e del teatro come spazio di riflessione sull'uomo, la cultura e la società.
Nella foto (di Federico Buscarino): Luca Zingaretti
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