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S.A.
24 febbraio 2014
La Pivetti apre la stagione teatrale ad Alghero
Divertissement ironico su un tema scottante e sempre d´attualità come il mistero della fine, “Mortaccia” mette in luce il talento istrionico e canoro di Veronica Pivetti. Stasera alle 21 in scena ad Alghero. Botteghini aperti dalle 17

ALGHERO - “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi...” scriveva Cesare Pavese; ma l'inquietante signora in nero ha ora lo sguardo scintillante e malizioso e la voce inconfondibile di Veronica Pivetti, protagonista sulla scena di “Mortaccia/ La vita è meravigliosa”, raffinata e coinvolgente commedia scritta e diretta da Giovanna Gra che oggi alle 21 inaugura la Stagione di Prosa 2013-14 del Cedac al Teatro Civico di Alghero, di nuovo aperto alla città. Divertissement ironico su un tema scottante e sempre d'attualità come il mistero della fine, “Mortaccia” mette in luce il talento istrionico e canoro di Veronica Pivetti, dark lady «sarcastica e candida”» che insieme ai fidi Sentenza (alias Sergio Mancinelli), una falce davvero affilata e sferzante e il soave Funesto (Oreste Valente), serio e rigoroso maggiordomo, cerca di risolvere il giallo di un corpo “in esubero”.
La vita – per così dire – non è troppo tranquilla neppure nell'aldilà, in cui si ritrovano umanissime debolezze e (rare) virtù, in un vivido affresco che rimanda alla Spoon River di Edgar Lee Masters, tra canti di denuncia, ballate e tarantelle, la sensualità del tango e un pizzico di pop, più classiche melodiee note trasgressive. La pièce (con colonna sonora di Maurizio Abeni e i costumi inventati da Valter Azzini) propone così una sorta di viaggio iniziatico nell'oltretomba, tra stereotipi e miti, e sacri timori sulla sottile linea di confine tra l'esistenza e il suo opposto: un territorio tutt'altro che inesplorato, dall'epopea di Gilgamesh alle discese all'Ade di antichi eroi e semidèi, alla “Commedia” dantesca fino all'impertinente “Orfeo all'Inferno” di Offenbach.
Visioni fantastiche e liriche, dark e ingenue, oppure crudeli e dolorosamente umane, che mostrano quali e quante sfaccettature possieda l'idea della morte, in bilico fra la tremenda attrazione del vuoto di fronte al male di vivere e l'ansia per ciò che verrà, il desiderio di quiete e la paura di perdere tutto, diventando nulla. L'originale pièce, impreziosita da musiche e canzoni, proseguirà la tournée nell'Isola sotto le insegne del Cedac (nell'ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo): martedì 25 febbraio alle 21 sarà al CineTeatro Montiggia di Palau e mercoledì 26 febbraio alle 21 al Cine/Teatro Olbia di Olbia per approdare giovedì 27 febbraio alle 21 (dopo l'incontro con Veronica Pivetti e Pietro Rudellat sempre giovedì 27 ma alle 18 a Casa Rosas) al Teatro Eliseo di Nuoro e infine venerdì 28 febbraio alle 21 al Teatro Costantino di Macomer.
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