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Pierpaola Pisanu 17 dicembre 2005
Torna alla luce durante i rilievi del progetto di recupero l´antica cisterna de "Lo Quarter"
Questa mattina volontari del Gruppo Speleologico algherese si sono calati all’interno, attraverso una botola rinvenuta alcuni giorni fa nel corso dei rilievi dei tecnici impegnati nella stesura del progetto di recupero e riqualificazione, a fini sociali e culturali, del complesso urbano "Lo Quarter"
Torna alla luce durante i rilievi del progetto di recupero l´antica cisterna de

ALGHERO - Potrebbe risalire al 1500 la cisterna scoperta sotto la pavimentazione del complesso della ex caserma Umberto I. Questa mattina volontari del Gruppo Speleologico algherese si sono calati all’interno, attraverso una botola rinvenuta alcuni giorni fa nel corso dei rilievi dei tecnici impegnati nella stesura del progetto di recupero e riqualificazione, a fini sociali e culturali, del complesso urbano “Lo Quarter“. Per la prima volta dopo secoli si possono ammirare i suggestivi ambienti scavati nei sotterranei del complesso gesuitico. Gli speleologi non hanno dubbi: la cisterna è nata insieme all’impianto cinquecentesco della struttura. Sarà necessario attendere più precise rilevazioni e l’esito dei campionamenti per avere indicazioni precise sul tipo di materiale utilizzato, ma in apparenza le pareti sono state realizzate in cantoni e poi intonacate. La cura costruttiva è evidente in alcuni particolari. Dall’ingresso, dove si accede attraverso una botola dove sono stati ricavati sulle pareti degli scalini ben rifiniti in mattoni. Lo spazio internamente è molto vasto: da una prima sommaria rilevazione, ha un diametro che va dai cinque agli otto metri. La profondità è di circa sette metri. Nel fondo della cisterna è presente dell’acqua che raggiunge i due metri di altezza. Si aprono nelle pareti due cunicoli, con tipologie costruttive differenti tra loro: uno piatto, mentre l’altro è spiovente. Oltre queste feritoie, molto strette, passava l’acqua che confluiva attraverso dei pluviali nelle vaschette di raccolta che poi precipitano nella vera e propria cisterna. Un cumulo di detriti e rocce sulla pavimentazione interna, lascia pensare che in passato esistesse anche un’altra botola utilizzata dagli antichi fruitori del deposito idrico, aperta là dove oggi si trova il cortile del Quarter.

Nella foto la cisterna scoperta sotto la pavimentazione del complesso della ex caserma Umberto I



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