Red
12 agosto 2003
Carmen Consoli al Festivalguer con “L’eccezione Tour 2003”
Dopo il debutto cagliaritano il tour fa tappa giovedì 14 agosto all’Anfiteatro comunale di Alghero nell’ambito della rassegna musicale Festivalguer

Sostenuta da una voce duttile e un’ispirazione vivace, capace di trasmettere emozioni che si traducono in melodie fascinose e imprevedibili, arrangiamenti arditi e storie che lasciano il segno, è arrivata Carmen Consoli, “l’eccezione” al femminile della scena musicale italiana, rockeuse per elezione, autrice di parole ricercate, scritte su una musica esuberante, con singolare, particolarissimo equilibrio di immediatezza e obliquità, istinto e applicazione. Carmen Consoli ha debuttato martedì 12 agosto all’Anfiteatro di Cagliari, alle ore 21,30 con il primo concerto sardo de “L’eccezione Tour 2003” accompagnata da una band formata oltre che da Massimo Roccaforte (chitarre e mandolino), Santi Pulvirenti (chitarre), Leandro Misuriello (basso), Puccio Panettieri (batteria e percussioni), per la prima volta anche da Clemente Ferrari, alle tastiere, Rhodes e Hammond. Il tour organizzato da Sardegna Concerti prosegue giovedì 14 all’Anfiteatro comunale di Alghero per Festivalguer, sempre alle 21,30. “L’Eccezione” è anche il titolo dell’ultimo album, pubblicato lo scorso Ottobre e già vincitore del doppio disco di platino. «Il disco è molto autobiografico. – Ha spiegato la Consoli - Dentro di me, ma anche nei miei amici, c’è il timore della precarietà, dell’idea che se ci separiamo potremmo rimanere soli, del fatto che qualcosa di bello finisca. Ho sempre avuto questa predisposizione: nell’attimo in cui vivo un momento stupendo e raggiungo livelli altissimi di gioia o gratificazione, la malinconia si impossessa di me. Sapendo che quel momento non è eterno, provo una specie di nostalgia di quando nel futuro non ci sarà più: è come se nell’oggi vivessi il domani e sentissi nostalgia di qualcosa che non ho più, sebbene nel presente la abbia. Mi godo quel che sto vivendo, ma sempre con una certa nostalgia. Ad esempio, anche in quest’album, parlo di mare e di stagioni, che però non sono mai quelle per le quali sto scrivendo il pezzo: per me è tutto al passato, perché già sento la nostalgia dell’oggi.» L’eccezione è un album policromo e fantasioso, omogeneo e nel contempo ricchissimo di suggestive sfaccettature che non sempre si rivelano al primo ascolto, dove la canzone italiana sposa il pop (d’autore, va da sé) e il miglior indie-rock angloamericano con la musica brasiliana e il jazz come testimoni. A benedire l’unione, il carisma di un’artista che riesce con la massima naturalezza a sfuggire i clichè, proseguendo un percorso evolutivo del tutto coerente a dispetto del suo zigzagare: non ci sono fratture, infatti, tra le evocative morbidezze di Venti del nord e Uva acerba e la spigolosa schizofrenia di Matilde odiava i gatti, tra l’ironia di Fiori d’arancio e la filosofia di vita del primo singolo L’eccezione, tra il brio stile Sixties di Pioggia d’aprile, Eppur si muove e L’alleanza e i pur velati rimpianti di Moderato in RE minore e Mulini a vento, tra l’elettronica stralunata di Masino e la sobrietà jazzy dello strumentale Carmen. Il tutto permeato da quel senso di malinconia, leggero e mai opprimente, al quale Carmen Consoli ama da sempre abbandonarsi.
«L’eccezione è un nuovo capitolo. Spero che sia un passo avanti. Sono contenta perché reputo che non ci sia una parola, o una sillaba, o una virgola nelle quali non mi ritrovo appieno. E’ vero, l’ho detto spesso e poi mi sono pentita di qualcosa, ma in questa circostanza ho avuto più tempo per pensare e quindi ho già scartato quel che andava scartato. Ho guardato dentro di me e da li ho estratto ciò che volevo esprimere. Mi sono analizzata e ho concluso che, se sono cambiata, si vedrà nelle mie canzoni. Mi auguro che quello che voglio scrivere oggi non suoni come già sentito: se lo fosse, significherebbe che non sono cambiata affatto, e se lo fosse solo in alcuni episodi vorrebbe dire che c’è una parte di me che è costante. O che magari cambierà nel prossimo disco.»
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