A.B.
23 maggio 2014
Evasione fiscale: ancora guai per Massimo Cellino
Il presidente del Cagliari nuovamente sotto processo per non aver pagato le tasse relative ad un Range Rover e ad uno yacht. Si parla di circa 100mila euro, tra Iva e diritti di confine

CAGLIARI – Stesso giudice (Sandra Lepore), stesso imputato (Massimo Cellino), stesso pubblico ministero (Andrea Massidda) e stesso capo d’accusa (evasione fiscale per tasse non pagate su un “Range Rover” e su uno yacht, il “Lucky 23”, importati dagli Stati Uniti).
Nuovi problemi giudiziari per il presidente del Cagliari, che a distanza di due mesi dalla prima condanna (600mila euro di sanzione per non aver pagato l’Iva su uno yacht proveniente dagli States), si è visto sequestrare una seconda imbarcazione dalla Procura della Repubblica. Dopo l’udienza preliminare di ieri, giovedì 22 maggio, il prossimo appuntamento è prevista per giovedì 2 ottobre, con Cellino difeso dal legale Giorgio Altieri.
Per lo yacht, portato da Miami a Sant’Antioco, si parla di Iva non versata per quasi 85mila euro, mentre, per il fuoristrada con targa della Florida, tra Iva e diritti di confine si toccano i 15mila euro complessivi.
Nella foto: Massimo Cellino
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