Emiliano Piras
21 giugno 2014
L'opinione di Emiliano Piras
C´è il tempo e il modo per tutto
Farebbe bene l’ufficio stampa del sindaco a leggere approfonditamente i comunicati e non limitarsi al titolo, che per produrre l’effetto polemica talvolta i mezzi di informazione studiano ad hoc. Nelle dichiarazioni programmatiche, che al contrario di ciò che dice il nostro sindaco stavamo ascoltando con massima attenzione, il discorso ha avuto inizio parlando di collaborazione, condivisione, partecipazione; ecco, proprio sulla base di questo, il primo annuncio con cui si vuole inserire la “tassa di soggiorno”, non ha tenuto conto dei principi con cui si vorrebbe condurre l’azione amministrativa di questa consiliatura. Se il sindaco avesse letto meglio tra le righe del comunicato, si sarebbe accorto che il dito è stato puntato più sul fatto della mancata concertazione con le categorie, e sul tempismo sbagliato con cui è stato fatto questo annuncio, proprio alle porte della stagione turistica; e soprattutto senza far perlomeno intuire modalità di riscossione e tempi di istituzione della stessa tassa.
Entrando nel merito, prima di poterci permettere di istituire una tassa di soggiorno, bisognerebbe creare le basi per poterla giustificare. La tassa sarebbe plausibile se ci fossero i servizi base che il turismo quasi di reca in un luogo di vacanza dovrebbe trovare un minimo efficienti, e che la città abbia la dignità almeno della sua immagine; perché al contrario di città come Roma e Firenze, solo per citarne alcune, che sono “uniche” e il cui carico turistico antropico non può essere paragonato alla nostra pur bella Alghero, solo nel Mediterraneo vanta diverse centinai di competitor con le stesse caratteristiche, e nel momento storico che stiamo vivendo le “masse turistiche” valutano le proprie mete in base al rapporto qualità-prezzo, mettendo sulla bilancia anche le poche decine di euro.
Un altro aspetto che si è sottovalutato in questa boutade post-elettorale, è la questione relativa al cosiddetto “turismo sommerso”, piaga anch’essa da risolvere prima eventualmente di istituire qualsiasi balzello; infatti la tassa di soggiorno rischia di creare ancor più quel divario concorrenziale tra le strutture ufficiali e quelle abusive, disattendendo ancor più i risultati a cui essa vorrebbe portare. Sarei curioso altresì di capire da dove provenga l’ipotesi dei 2milioni di euro annui, visto che le presenze, si intende pernottamenti, in strutture ufficiali, si aggirano intorno alle 700mila considerando in questa cifra anche le categorie verso le quali l’applicabilità della tassa dovrebbe sottostare a delle agevolazioni, considerando che la maggior parte non alloggia in strutture a 5stelle che dovrebbero applicare il massimo della cifra prevista dalla tassa. L’auspicio è che, prendendo sempre spunto dai principi che hanno mosso le dichiarazioni programmatiche del sindaco, “si abbandonino le litigiosità di parte” per poter svolgere tutti insieme, in un clima di collaborazione, quel ruolo che i nostri cittadini ci hanno affidato, e che nessuno di noi vuole certamente mortificare e disattendere.
*consigliere comunale
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