Pierpaola Pisanu
28 gennaio 2006
Edilizia a canoni moderati: il Comune di Alghero non ha i requisiti
Il Comune di Alghero non possiede i requisiti per candidarsi ad uno specifico bando della Regione che finanzia programmi per realizzare edilizia a canoni moderati. La gara indetta dalla Regione e prorogata fino al 22 febbraio prossimo, può contare su un fondo statale di 23 milioni di euro

ALGHERO - Nessuna chance di ricevere fondi regionali per trasformare l’ex cotonificio di via Marconi, in un complesso residenziale da destinare a famiglie non abbienti. Il Comune di Alghero non possiede i requisiti per candidarsi ad uno specifico bando della Regione che finanzia programmi per realizzare edilizia a canoni moderati. La gara indetta dalla Regione e prorogata fino al 22 febbraio prossimo, può contare su un fondo statale di 23 milioni di euro per incentivare questo genere di costruzioni nei centri isolani ad alta tensione abitativa come appunto Alghero. Ma possono essere finanziati solo progetti che prevedano la ristrutturazione di edifici già esistenti di proprietà comunale o da acquistare. Protesta l’assessore al demanio Angelo Caria: «E’ difficile che un Comune possa avere queste caratteristiche, perché è quasi impossibile che una città, possa avere degli immobili di proprietà inutilizzati», evidenzia Caria elencando tutte le difficoltà che incontrano gli enti pubblici per acquistare da privati appartamenti o immobili. Dal Comune di Alghero era partita la proposta di ristrutturare la ex fabbrica di via Marconi, recentemente bonificata dalle coperture in amianto, di proprietà regionale. L’assessore al demanio avrebbe voluto acquistare dall’ente regionale a prezzi simbolici l’edificio, così come prevede un’apposita normativa, per poi candidare al bando un elaborato progettuale per la demolizione dell’attuale fabbricato e la successiva edificazione di residenze da destinare a famiglie che non raggiungono i redditi minimi per accedere ad una casa Iacp, ma che ne hanno altrettanto bisogno. Da Cagliari è arrivato il netto rifiuto. Le volumetrie rispetto alle attuali sarebbero ben diverse. Caria con una comunicazione all’assessore regionale ai Lavori pubblici chiede la modifica del bando per poter includere altre possibilità assimilabili agli interventi di ristrutturazione urbanistica.
Nella foto Angelo Caria
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