Pierpaola Pisanu
30 gennaio 2006
Lottizzazione "Lupi": intervista a Claudio Montalto

ALGHERO - Sono rimasti in silenzio per giorni i consiglieri comunali di centro sinistra che hanno riaperto il caso dell’area ex Lupi. Spettatori di una polemica che si è caratterizzata come un faccia a faccia tra il titolare della Sofingi Riccardo Giorico e l’avvocato sardista Giulio Spanu, quest’ultimo tirato in ballo anche dalle parole del sindaco. Tedde infatti ha ricordato i trascorsi di Spanu in quelli che ha definito i “mitici anni ‘90”, che vedevano l’attuale consigliere nazionale del Partito Sardo d’Azione, sedere tra i banchi della giunta del tempo, oltreche ricoprire il ruolo di consulente legale delle aziende Giorico, oggi al centro di un nuovo caso edilizio sollevato dal sardista ma anche da buona fetta dei consiglieri comunali. I rappresentanti di opposizione infatti hanno protocollato a Sant’Anna una richiesta di chiarimenti su presunti errori nelle cessioni dei terreni relativi alla lottizzazione su un’area che ricade tra via Vittorio Emanuele e via XX Settembre che si sarebbero verificati, a loro parere, con le prime edificazioni all’inizio degli anni ’90. Ma oggi che l’impresa Sofingi è stata autorizzata a costruire un complesso edilizio nell’ultimo lotto, il centro sinistra fa emergere alcune anomalie che, se confermate dagli accertamenti tecnici, vizierebbero la concessione edilizia che il Comune di Alghero ha rilasciato a fine dicembre all’impresa di Riccardo Giorico.
L’amministratore della Sofingi Costruzioni ha esternato la massima fiducia che le verifiche in corso negli uffici di Sant’Anna, gli daranno ragione. Si dichiara sereno perché «i conteggi sono stati eseguiti con precisione millimetrica». Dall’altra parte i consiglieri di opposizione che dal canto loro non hanno dubbi: «A causa di errori risalenti ai primi anni ’90 nelle cessioni gratuite al Comune, l’area dove la ditta intende costruire sarebbe di pertinenza comunale e non privata». Per questo motivo hanno chiesto la revoca della licenza edilizia.
Sulla vicenda abbiamo rivolto alcune domande al consigliere comunale dei Diesse Claudio Montalto:
Dopo tanti anni come vi siete accorti che nell’iter della lottizzazione lungo l’area ex Lupi si presentano dei presunti errori?
È stato tutto molto casuale. Abbiamo iniziato ad esaminare la vicenda dopo un servizio televisivo andato in onda nel telegiornale locale di Cinquestelle e poi ripreso anche dall’altra emittente Catalan Tv in cui i proprietari dei caseggiati già esistenti in quell’area si lamentavano perché il Comune non aveva mai provveduto a riqualificarla e dopo tante richieste non avevano mai ricevuto risposte. Ci siamo chiesti come mai quelle aree potessero essere considerate pubbliche. Andando a scavare nella pratica devo dire che siamo rimasti a bocca aperta.
In questi giorni, dopo la vostra richiesta di revoca della concessione, è esplosa una polemica che ha coinvolto più che altro uno dei firmatari, l’avvocato Spanu e il titolare della Sofingi. Voi siete rimasti a guardare. Perché?
Ho invitato a stemperare i toni ed ad attendere che finisse questa querelle mediatica a mio avviso alquanto discutibile. Ho registrato con dispiacere un finimondo di accuse di tutti i generi, sfociate in minacce di non so bene quali denunce. Noi abbiamo posto una questione. Per adesso ci hanno risposto apostrofandoci in malo modo e non posso non evidenziare una coincidenza di argomentazioni tra il sindaco e l’amministratore della Sofingi.
In merito all’aver chiamato in causa i precedenti incarichi di Giulio Spanu?
L’avvocato Giulio Spanu, lo chiamo avvocato perché è il suo titolo professionale, è un componente organico del centro sinistra. In quanto tale abbiamo accolto ben volentieri il suo importante contributo. Saremmo ben felici se altri partiti del centro sinistra facessero altrettanto. Anzi li attendiamo. Devo però precisare che in tutta questa vicenda registro l’assordante silenzio della massima carica del consiglio che è il presidente, colui che è deputato a garantire a tutti i consiglieri comunali la possibilità di espletare il loro ruolo, anche di controllo, senza essere aggrediti da chicchessia. Noi rappresentiamo buona fetta dei rappresentanti dei cittadini, stiamo soltanto svolgendo il compito di garanti degli interessi pubblici che ci è stato affidato.
Cosa chiedete all’amministrazione?
Dall’amministrazione, anch’essa garante degli interessi collettivi, pretendiamo una risposta precisa e non fumosa. Ma soprattutto non arrogante come è accaduto in altre occasioni che purtroppo, e sottolineo purtroppo, vede coinvolta la stessa ditta. Mi riferisco al cantiere della Nuova Piazza dei Mercati. Se fossero arrivate risposte chiare a quanto noi chiedevamo, non si sarebbe arrivati a far intervenire la Magistratura.
Anche in questo caso pensate di fare ricorso alla Magistratura?
Non è nostra volontà. Ma lo faremo se saremo costretti in assenza di risposte adeguate da parte dell’amministrazione comunale. In questo caso dovremo rivolgerci agli organi di controllo. Mancando l’organo di controllo amministrativo, purtroppo non ci resterà che informare la Procura. Ma siamo convinti che non arriveremo a tanto perché siamo certi che l’amministrazione collaborerà . Se ciò non fosse possibile però noi non potremmo che fare altrimenti. Invito il sindaco fin da ora a non far diventare “mitici” anche gli anni 2006.
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