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Pierpaola Pisanu 4 febbraio 2006
Piano Paesaggistico: associazioni di categoria spaventate
Opinione condivisa è la preoccupazione per le previsioni urbnanistiche contenute nel piano che vengono viste come tendenti a congelare sotto una campagna di vetro il territorio isolano
Piano Paesaggistico: associazioni di categoria spaventate

ALGHERO - Spaventa le associazioni di categoria e i rappresentanti degli ordini professionali la proposta di Piano di tutela paesaggistica varato dalla giunta regionale. I portavoce di tutte le categorie stamattina si sono confrontati nel Palazzo Civico di via Columbano per un incontro indetto dall’amministrazione Tedde. Opinione condivisa è la preoccupazione per le previsioni urbnanistiche contenute nel piano che vengono viste come tendenti a congelare sotto una campagna di vetro il territorio isolano. Maggiori timori si registrano tra gli operatori turistici e gli albergatori: «Siamo fortemente preoccupati perché vediamo l’assenza di una strategia di sviluppo e quindi non vediamo strategie di economia legate al territorio – ha detto il presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo Stefano Lobrano – inoltre non abbiamo indicazioni sull’esistente. Non sappiamo ancora nulla circa la possibilità di eventuali ampliamenti e adeguamenti delle strutture già edificate. Questo ci crea problemi di approccio al mercato turistico». Della stessa opinione Giorgio Maccioccu di Federalberghi: «Siamo fin troppo vincolati oggi, lo sviluppo è bloccato da 20 anni. Da 20 anni infatti non si costruisce un albergo che possa definirsi tale ad Alghero – ha affermato Maccioccu – in futuro sarà solo peggio. Di chiaro finora non c’è niente. Va rivisto tutto e fatta una programmazione seria». Presenti stamani anche i rappresentanti degli ordini professionali. Antonio Appeddu, vicepresidente dell’ordine provinciale degli agronomi condivide i presupposti di tutela ma paventa il rischio di un blocco che riguarderà anche le attività agricole: «Partiamo da obbiettivi condivisi ma credo che l’applicazione del Piano creerà grossi problemi in particolare nelle aree extra urbane quindi agricole». Timore anche tra gli artigiani algheresi che stanno per entrare in possesso dei lotti di Ungias su cui far sorgere i capannoni destinati alle attività produttive: « Gli artigiani si sentono già fortemente penalizzati per il blocco della legge 51– ha commentato Mario Piras, presidente di Confartigianato Alghero – Entro questo mese, al massimo il prossimo, verranno consegnate le aree per gli insediamenti artigianali. Siamo fortemente preoccupati, ma vogliamo vedere come si evolverà la situazione».

Nella foto Macioccu, Appeddu, Lobrano e Piras (da sinistra in senso orario)



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