Pierpaola Pisanu
18 febbraio 2006
Piano Paesaggistico: «Le sue linee strategiche vanno salvaguardate»
Si getta nella mischia che si è creata intorno al Piano Paesaggistico della Regione anche Ennio Asuni. Il neo-segretario diessino chiarisce la posizione del suo partito in merito alle previsioni urbanistiche della Regione

ALGHERO - Si getta nella mischia che si è creata intorno al Piano Paesaggistico della Regione anche Ennio Asuni. Nel suo primo intervento nel ruolo di segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, dopo aver ringraziato i suoi compagni per l’incarico conferitogli una settimana fa, sferra la sua offensiva al centro destra algherese: «La isterica discussione scatenatasi intorno al Ppr dimostra l’inadeguatezza politica della Giunta Tedde, - dice - che invece di porsi responsabilmente come cinghia di trasmissione fra la Regione e le esigenze del territorio, rifiuta a priori il confronto e cavalca le preoccupazioni, pur legittime, di semplici cittadini e delle associazioni di categoria, per una manciata di consensi elettorali». Ma non è con ciò che Asuni definisce «terrorismo mediatico», né con il fare da Masaniello di giornata, che si affrontano razionalmente svolte riformatrici come quelle impresse dal Piano, secondo il segretario diessino che chiarisce la posizione del suo partito in merito alle previsioni urbanistiche della Regione: «I Ds hanno una posizione laica e costruttiva: nessuna difesa preconcetta, ma grande attenzione alle sue linee strategiche che vanno salvaguardate e che devono essere armonizzate con le esigenze di sviluppo del territorio».
Per Ennio Asuni si deve lavorare, «con l’arte paziente della mediazione politica, per coniugare la necessità di regole ferme, senza consegnare gran parte del territorio regionale all’abusivismo edilizio e alla grande speculazione immobiliare». I Ds algheresi sono convinti che «la cortina fumogena alzata dal centro-destra intorno alla proposta di Piano Paesistico, tenti di colmare il vuoto totale di strategia politica di questa amministrazione, incapace di dirimere i nodi strutturali dello sviluppo di questa città». Di ben altra consistenza, secondo il gruppo politico di centro sinistra l’attenzione profusa nell’allargare a dieci il numero degli assessorati «con uno spezzatino degno delle migliori macellerie, per soddisfare le esigenze di “visibilità” dei suoi partner di coalizione», afferma Asuni. Un’operazione che a detta del portavoce diessino «oltre a salvare il fallimento politico della Lista Giorico (abbandonata da 3 consiglieri su 4 e che ha causato una profonda spaccatura all’interno di Forza Italia), mette in evidenza la doppiezza politica del Consigliere Giorico, che riesce a stare contemporaneamente in maggioranza sia a Cagliari che ad Alghero».
In chiusura Ennio Asuni chiede all’attuale amministrazione: «Quale idea abbia in merito al futuro delle aree di Surigheddu e Mamuntanas, cosa intenda fare per il rilancio dell’Area di S.Marco, del Parco di Porto Conte, quale diversa utilizzazione del Palazzo dei Congressi, del Porto Turistico». Incalza il segretario dei Democratici di Sinistra: «Su questi argomenti la Giunta del “fare” non si pronuncia, chiusa nell’ordinarietà di farraginose opere pubbliche e nell’apparenza di opulenti luminarie natalizie, che sono costate tanti soldi al contribuente senza alcuna ricaduta economica per la città».
Nella foto la rada di Porto Conte
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