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S.A.
4 settembre 2014
Cottarelli docet anche ad Alghero Partecipate a rischio dal 2015
Seppur con bilanci in ordine le partecipate comunali algheresi sono sotto l'occhio di ingrandimento dell'amministrazione dopo il dossier presentato dal commissario alla spending review al Governo. Più delicato il discorso per le società partecipate dalla Regione come il caso Sogeaal

ALGHERO - E' una fotografia con poche luci e molte ombre quella scattata da Carlo Cottarelli nel suo dossier sulle partecipate pubbliche italiane. Istantanee su cui si riflettono anche le realtà economiche algheresi. Il commissario della spending review ha prospettato una "dieta dimagrante" d'urto per i conti delle amministrazioni pubbliche e i cda che vi gravitano attorno: entro il 2015 dovrebbero ridursi da 8 a 2mila con un risparmio di almeno 500 milioni.
Ad Alghero, come per le altre 130 partecipate dell’isola, potranno esserci delle conseguenze a partire dal prossimo anno, ma è ancora allo studio la relazione del delegato del Governo e della sua task force; e la questione è tutt’altro semplice, soprattutto per le società in cui tra gli azionisti c’è la Regione. Per la Sogeaal, ad esempio, inserita nella “lista nera” con un meno 61% di indice di reddività sul 2012, più di una perplessità nasce proprio dal rapporto "on-off" con i suoi due azionisti Sfirs e Ras (sempre Regione Sardegna) nella riscossione dei crediti da Cagliari. La redditività evidenziata nel rapporto Cottarelli (l’indice a cui si fa riferimento è il Roe, rendimento negativo rispetto a capitale investito) è una nota negativa per la società di gestione dello scalo algherese che, dall’altra, può vantare un bilancio in attivo nello stesso anno, una crescita costante in termini di traffico passeggeri negli ultimi 4, così come sugli introiti legati alla no aviation (negozi, parcheggi, ecc.), segmento quasi inesistente in passato.
Bilanci attivi da Secal e In House, rispettivamente le società che si occupano della riscossione dei tributi comunali e delle manutenzioni (oltre ad altri servizi, dai parcheggi al Cimitero) per cui il Comune, da socio unico, corrisponde le cifre necessarie al sostentamento. La vera sfida per il 2015 è l’autosufficienza, anche perché andranno progressivamente a calare i finanziamenti regionali, in particolare per l’In House che ancora quest’anno ha beneficiato di 750mila euro (dalla legge dei lavoratori ex Lsu) che dovrà quasi certamente dimenticarsi a partire dal prossimo. Stesso discorso per Meta che è la Fondazione che si occupa della gestione degli eventi turistici e culturali in città, grazie agli introiti sulle Grotte di Nettuno (intorno al milione e mezzo di euro) che hanno permesso di chiudere i conti in pareggio, o addirittura con un avanzo nel 2013. Nota del tutto positiva, infine, per il Consorzio industriale San Marco che fa parte del Cip – con gli insediamenti di Truncu Reale e Porto Torres -, Consorzio provinciale industriale che può vantare utili accertati fino al 2012 di oltre 250mila euro. «Nell’area algherese esercitano 32 micro e piccole imprese, dagli infissi al legname, ma nei progetti c’è un rilancio attraverso un piano di marketing e opere infrastrutturali già da ottobre» fa sapere Mario Podda, delegato del Comune nominato a fine luglio.
Nella foto: l'insediamento industriale di San Marco
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