Giacomo Sanna
19 settembre 2014
L'opinione di Giacomo Sanna
Dopo la Scozia niente sarà più come prima
Lo straordinario risultato degli indipendentisti scozzesi conferma che dopo il voto del 18 settembre niente, in Europa, sarà come prima. L’affluenza record alle urne e il 45% dei sì al quesito indipendentista apre, infatti, un nuovo processo di democrazia e libertà che si estende a tutte le nazioni senza Stato del vecchio Continente, ad incominciare dalla Catalogna che, il prossimo 9 novembre, sarà chiamata a decidere del proprio destino.
Il percorso della costruzione dell’Europa dei popoli è dunque una strada ormai tracciata ed è all’interno di questo cammino democratico e identitario che la Sardegna è chiamata a scegliere il proprio futuro. Il referendum per l’indipendenza non è, infatti, solo la priorità politica del Psd’Az ma è il progetto che dovrà unire tutte le forze politiche e i movimenti che in Sardegna lottano per il diritto all’autogoverno e per la libertà del popolo sardo.
Il bilinguismo e il referendum rappresentano quindi il banco di prova che ci attende: tutti. Il Partito sardo su questi temi c’era, c’è, e ci sarà, insieme con il suo patrimonio di ideali, di valori e di storia che erano, sono, e saranno nella disponibilità di quanti con noi vogliono battersi per una Sardegna indipendente in una nuova Europa dei popoli.
* Presidente del Partito Sardo D'Azione
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