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Raffaele Cadinu 2 ottobre 2014
L'opinione di Raffaele Cadinu
Giù le mani dalla Laguna del Calich
<i>Giù le mani dalla Laguna del Calich</i>

Mi hanno riferito di “movimenti” presso il Calich, di alcune persone che come formichine laboriose, intente solo alla salvaguardia del formicaio, studierebbero nuove presunte opportunità produttive senza tenere presente e conto delle innumerevoli problematiche connesse, quali gli aspetti storici, sociali, orografici e di salvaguardia assoluta, di un bene abbastanza violentato come la Laguna del Calich zona Zps. Ed infatti di laguna si tratta e non di stagno come volgarmente, e purtroppo ufficialmente, è denominato. Allora secondo il mio modesto parere occorre solo una cosa: usare la pubblicità, cioè rendere pubbliche le presunte intenzioni, per evitare che chiunque, dall’alto di una cattedra universitaria, da dietro la scrivania di un incarico politico, o da membro di un organismo regionale deputato proprio allo studio sulle produzioni animali, venga attuato un progetto di studio introducendo specie animali non autoctone, cioè non del luogo.

Cosa direste se introducessi un animale o un virus in un ecosistema delicato? L’ultima sperimentazione ha per esempio causato probabilmente l’epidemia della lingua blu. Ebbene parrebbe che nessuna di queste persone si sia posta il problema di cosa significhi Zps! Zps significa Zona a Protezione Speciale, cioè una zona che ha caratteristiche particolari proprie e di nessun altro luogo al mondo. E cosa fanno quelli che dovrebbero studiarla e proteggerla? Proporrebbero l’introduzione di una specie non presente, ad esempio un’ostrica che vive nell’Atlantico e che è affetta da un virus che ha decimato gli allevamenti francesi e sta creando danni anche in quelli della nostra regione.

Roba da matti, ma mi chiedo questi “studiati”, mi piace questo termine e lo trovo molto adatto, non dovrebbero essere gli stessi che avrebbero dovuto opporsi allo sversamento dei reflui del depuratore nel Calich? Allora mi rispondo: le ostriche hanno la capacità di filtrare l’acqua e di alimentarsi proprio con le microalghe, quindi deduco che un interesse potrebbe anche esserci a violentare un ecosistema senza rispettare i vincoli di una Zps. Che sia questo uno dei tanti motivi del disinteresse per la morte del Calich? Propongo un convegno pubblico invitando ad esempio l’Agris Sardegna o qualcuno dell’Università pratico del Calich oppure proprio l’Ente responsabile della Laguna che è il Parco Regionale di Porto Conte interessato più ai cinghiali che al problema ben più grave del Calich. Inviterei anche il Sindaco poiché sarebbe un’occasione ghiotta per rivedere il tutto anche sotto il profilo della Marea Gialla tanto per dare un po’ di colore.

*geometra algherese
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