Non si placano le turbolenze che vedono al centro della bufera la Misericordia di Alghero. Dopo una prima segnalazione di un probabile commissariamento, è arrivata la replica della Confraternita. Ora la controreplica dei confratelli allontanati
ALGHERO - «Misericordia è un sentimento generato dalla comprensione per la miseria altrui (morale e spirituale) e della fede Cristiana: Quando si parla di misericordia vuole dire, solidarietà, responsabilità e soprattutto perdona che oggi manca nel suo seno». Così i confratelli storici
cacciati dalla Confraternita di Alghero, rappresentanti da Agostino Sabiu, ritornano sulla polemica che sta arroventando questi freddi giorni invernali.
«Quello che oggi si sta vivendo all'interno del sodalizio - spiega Agostino Sabiu - può essere compreso come forma non democratica e autarchica. Lo scenario prospettato dalla Confraternita nella replica pubblicata su
Alguer.it [
LEGGI ] è la prova di quanto affermiamo. I confratelli storici che sono stati mandati via dopo l'elezioni del nuovo consiglio direttivo per ragioni ancora insolute, tramite lettera raccomandata dove vengono accusati di essersi imposessati di un valore monetario sotratto alle casse della Misericordia (salvo errori e/o omissioni) come scrive l'avvocato con affermazioni calunniatorie sicuramente da chiarire nelle apposite sedi».
«La stessa lettera dell'avvocato impone e vieta ai confratelli accusati l'utilizzo dei simboli della Confraternita, la presenza in manifestazioni pubbliche, religiose e civili. Decisione specifica che può essere presa e voluta solo da parte del Vescovo» conclude Sabiu.