ALGHERO - Cortocircuito in Forza Nuova Alghero. Due giovani algheresi inizialmente ritratte nella foto a corredo del comunicato stampa inviato alla redazione del Quotidiano di Alghero dal gruppo politico, in riferimento alla campagna e raccolta firme in corso in città contro l'ideologia gender, non ci stanno [LEGGI]. Rinnegano lo scatto che le ritraeva con i promotori e i responsabili del movimento, con tanto di bandiere (foto successivamente sostituita e rimossa, su specifica richiesta delle interessate) e perfino l'appartenenza a Forza Nuova. In una lettera inviata ad Alguer.it lasciano intendere di essere state quasi "raggirate" e chiedono che venga pubblicato il loro pensiero. Di seguito la lettera integrale.

Quello che ci dispiace è che siamo state tirate dentro questa foto un sabato sera, con la scusa di una foto di gruppo… pensavamo fossero degli “scemi” scesi al volo da un auto che avevano voglia di divertirsi, quando una di noi ha chiesto perché? Per che cosa? L'unica risposta è stata “ma niente, così, una foto ricordo” vabbè siamo ragazzine, anche un po' ingenue, la nostra età ci permette di esserlo. Non pensavamo certo che la foto facesse il giro del web, che le nostre facce venissero associate ad un movimento politico (Forza Nuova) in cui nemmeno ci riconosciamo, che è soprattutto contrario a tutti i nostri principi e alla nostra educazione e a cui mai ci avvicineremo appena l'età ci consentirà di farlo. Ci sentiamo offese e siamo state costrette a difenderci e a dare spiegazioni a chi ci conosce da sempre. Nessuno si è preoccupato di chiedere da dove proveniva quella foto, nessuno si è preoccupato di chiedere una liberatoria che nessuno poteva avere perché i nostri genitori non l'avrebbero mai concessa e nemmeno noi, se solo avessimo potuto scegliere di farlo, non avremmo mai fatto nemmeno la foto se solo avessimo capito di che cosa si trattava. Oggi a leggere i vari commenti non solo su questa testata, ma su Facebook e in tutto il web ci vergogniamo di esser state associate a questo gruppo/movimento, ci chiediamo ancora il perché noi abbiamo dovuto chiedere scusa ai nostri genitori, ai nostri amici che stupiti continuavano a chiederci spiegazioni; ci chiediamo perché dobbiamo vergognarci noi per loro? A noi chi chiede scusa per esser state prese in giro? Per chi con tanta facilità ha permesso che la foto venisse pubblicata senza che noi ne sapessimo niente? A noi chi chiede scusa per tutti i commenti... noi ringraziamo i nostri genitori che intervenendo immediatamente hanno fatto si che quella foto venisse cancellata almeno dalle pagine delle testate on line, ora speriamo finisca di girare su FB e chi rappresenta questo movimento abbia la correttezza di toglierla anche dalla loro pagina FB, anche se, la correttezza sembra non sia proprio il punto forte di questo movimento a cui sentiamo di dire che forse farebbero bene a tornare sui banchi di scuola, la cultura è libertà e rispetto. Leggiamo che volete “difendere” i più piccoli all'interno della scuola ma, non ci avete pensato due volte a calpestare i loro diritti fuori dalla stessa, come avete fatto con noi. Difendere i diritti dei più piccoli vuol dire renderli liberi, consegnando loro conoscenza e risposte, non celando e nascondendo; la verità rende liberi. Non potete insegnare niente a nessuno perché è più facile insegnare che educare, perché per insegnare basta sapere, mentre per educare è necessario essere. E voi non Sapete e non Siete. (Firmato S. e F.)

Foto d'archivio