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Red
17 febbraio 2015
Direzione Pd, Soru già stanco di Pigliaru che ribatte
Noi non chiudiamo scuole, le apriamo: Così Renato Soru in occasione della direzione del Partito democratico svoltasi a Oristano. Il resoconto della giornata nei lanci stampa "Dire". Il Governatore difende le sue scelte

ORISTANO - Io spero che Pigliaru, oltre a partecipare a questa direzione, possa in futuro partecipare alle altre direzioni e fare la tessera del Pd. Così il segretario del Pd regionale Renato Soru attacca il presidente della Regione Francesco Pigliaru, durante la Direzione regionale del Partito democratico, svoltasi lunedì sera nella sede democratica di Oristano. Con toni che tradiscono gia una stanchezza dell''ex governatore e leader carismatico del Pd nell'isola verso il presidente, nonostante la ancora giovanissima legislatura regionale. A tenere banco durante il dibattito, la finanziaria e il tema del ridimensionamento scolastico avviato dalla giunta Pigliaru, che in questi giorni sta lacerando il Pd regionale.
«I nostri dibattiti sono sereni, imprevedibili e leali - sottolinea Soru -. Ho apprezzato l'intervento di Carlo Carta (molto critico con il piano scuola, ndr), testimonianza di una militanza autentica. Prima di liquidare le istanze delle piccole comunità solo perchè qualcuno abita in città si dovrebbe contare sino a 10, poi sino a 100 poi sino a 1.000 e pensare di parlare il giorno dopo. Io non mi rassegno allo spopolamento. La classe di don Milani - continua - era una pluriclasse. Ma bene facciamo, prima di vedere le scuole chiuse, a chiedere, a pretendere un'idea di scuola, un'idea di istruzione. Noi non vogliamo passare come quelli che chiudono le scuole, vogliamo passare come quelli che le aprono, che combattono la dispersione, che combattono la disoccupazione».
Soru, sottolinea Dire, è molto critico anche per quanto riguarda la finanziaria regionale, in discussione in aula proprio questa settimana: «Abbiamo parlato poco delle entrate, ed è invece il nodo centrale. Quante sono le entrate per il 2015? I consiglieri regionali e i nostri assessori ci devono portare questi numeri. Lo Stato ci deve 600 milioni di entrate e non li abbiamo ancora chiesti - ribadisce Soru - e intanto ci stiamo indebitando per 700 milioni. È facile indebitarsi, mentre è più difficile restituire quei soldi. Se le politiche sono keinesiane- conclude - devono funzionare domani mattina, non fra tre anni. Dobbiamo chiedere a Rfi e all''Anas di investire in Sardegna per colmare il divario infrastrutturale. Un approfondimento sulla finanziaria va fatto da parte dei consiglieri regionali».
«Col progetto "Iscola" abbiamo messo a disposizione delle scuole 23 milioni, partendo dagli edifici scolastici. Questa cosa è tanto più importante nel momento in cui stiamo facendo ridimensionamento scolastico». Ribatte così il presidente della Regione Francesco Pigliaru al segretario del Pd sardo Renato Soru durante l'animata Direzione regionale del Partito democratico. «È un segnale per dire che dobbiamo ragionare come territori e se c'è qualche chilometro da fare, facciamolo», ha detto Pigliaru parlando delle scuole. «Vogliamo partire dalla scuola, dalle buone cose fatte dalla giunta Soru - ha aggiunto Pigliaru - magari con più risorse e realizzando un progetto completo. La dispersione inizia nell'incertezza su dove andare, quindi dobbiamo migliorare l'orientamento, l'alfabetizzazione informatica, sopratutto per gli insegnanti che non sono nativi digitali come gli studenti».
Nella foto: un momento della direzione svoltasi lunedì sera a Oristano
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