ALGHERO - E’ quasi certo: all’origine dell’incidente in mare che ha coinvolto tredici sub tedeschi nel pomeriggio di sabato scorso ci sarebbe uno spostamento di pesi in seguito al quale il natante, un semicabinato in vetroresina di dodici metri, avrebbe imbarcato acqua con il conseguente affondamento davanti a Capo Galera. Ma per escludere altre possibili cause si attendono ancora i risultati di una perizia sul relitto recuperato e trasportato nel porto di Fertilia. Domani con molte probabilità il mezzo nautico sarà sottoposto ad accertamenti tecnici da parte di specialisti. Nel frattempo sono stati ascoltati tutti i protagonisti della spiacevole vicenda che fortunatamente si è conclusa senza danni per le persone coinvolte. L’inchiesta aperta dalla capitaneria di porto prosegue però per verificare se vi siano o meno responsabilità da parte dell’armatore, titolare del diving nella borgata giuliana che aveva noleggiato l’imbarcazione ad un gruppo di turisti arrivati da Stoccarda per effettuare delle immersioni. I sub erano stati riportati sulla terraferma dal Lem che rientrava dalle grotte di Nettuno e da una motovedetta della guardia costiera.