Sergio Ortu
30 maggio 2006
Quaranta ettari di macchia mediterranea in cenere a Monte Doglia
Le operazioni di spegnimento sono state particolarmente difficili a causa delle forti raffiche di vento. Fondamentale l´apporto della flotta anticendio

ALGHERO - E’ stata stimata in una quarantina di ettari l’area devastata dal fuoco appiccato intorno alle 12,30 di oggi (martedì) in un costone di Monte Doglia, precisamente sul versante di monte Murone. Le fiamme sono partite da una strada denominata Uruni. Lo spiegamento di forze è stato notevole data la consistenza delle raffiche di vento. I mezzi impiegati erano per la maggiore parte di squadre antincendio dell’Ente Foreste. Ma i soccorsi sono giunti anche dal cielo erano presenti sul posto due elicotteri e un canadair. Il rogo è stato favorito dalle forti raffiche di maestrale che hanno preso avvio nella tarda mattinata con punte di 30/50km orari. Tutta la città e l’hinterland sono stati avvolti dal fumo spinto dal forte vento. Davvero nero l’inventario dei danni al patrimonio boschivo di una delle località della Riviera dal punta di vista ambientale più preservate. C’è comunque da segnalare che è stato tempestivo ed efficace l’intervento delle squadre antincendio allertate dalle vedette. Le opere di bonifica si sono concluse intorno alle 18,30 (martedì).
nella foto l´elicottero della forestale in azione
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