S.A.
5 maggio 2015
Successo alla mostra bovini di Arborea
La 32° Fiera di Arborea chiude il calendario degli appuntamenti firmati Ara Sardegna

ARBOREA - Anche la 32° edizione della mostra regionale dei bovini di razza Bruna e Frisona tenutasi nel fine settimana ad Arborea sulla scia dei successi di Ozieri (bovini da carne) e Macomer (ovini di razza sarda) ha riscontrato il favore del pubblico. «Nonostante i grandi spazi messi a disposizione per i parcheggi - ha detto Osvaldo Panetto, direttore dell’Apa di Oristano, che ha promosso la mostra in collaborazione con l’Aras, la Banca di credito cooperativo di Arborea, la 3A di Arborea, l’amministrazione comunale e la Pro loco locale - domenica alle 11 c’era un lunghissima fila. Non siamo in grado ancora di fare una stima delle presenze, ma la fiera è stata letteralmente invasa di gente».
«Si è trattato di una mostra di altissima qualità – è il commento del direttore - caratterizzata rispetto agli anni scorsi dalla presenza di vacche più adulte, animali freschi, espressivi, in piena produzione che possono competere nelle mostre più importanti di Cremona e Verona. Inoltre anche i numeri sono stati di tutto rispetto e non paragonabili alle altre fiere regionali dove si presentano quasi la metà degli oltre 230 capi presenti ad Arborea».
«Il comparto zootecnico sardo è un esempio, come ci hanno dimostrato le tre fiere che abbiamo promosso come Ara, a Ozieri, Macomer e nel fine settimana ad Arborea - è l’analisi del presidente dell’Ara Sardegna e dell’Apa di Oristano Sandro Lasi -. Il settore ovino, grazie alle prestazioni del Pecorino romano sta segnando una stagione importante, con il prezzo del latte arrivato a oltre 1,10. Ma anche quello bovino, in Sardegna, si difende nonostante la grave crisi e con il prezzo del latte crollato a 0,35 centesimi, questo grazie al sistema sardo, la 3A di Arborea in particolare».
«Come Ara - prosegue il presidente - stiamo dando il nostro contributo, in particolare per tenere il comparto al passo con le nuove tecnologie. I risultati importanti che vediamo oggi sono il risultato di anni di lavoro». «Oltre ai progetti sperimentati con successo e che pongono il settore zootecnico sardo tra quelli all’avanguardia - continua il direttore dell’Ara Marino Contu - ne stiamo studiando e sperimentando altri che miglioreranno concretamente i nostri allevamenti, dando in mano agli operatori strumenti moderni e altamente innovativi».
Uno di questi è l’Embryo Transfer (E. T.), una tecnica che permette un rapido miglioramento del patrimonio genetico dell’allevamento, l’abbreviamento dei tempi di selezione, e la commercializzazione di materiale genetico con più sicurezza sanitaria e a costi contenuti. Un’altro è rappresentato dalla diagnosi di gravidanza che incide notevolmente nella produttività e redditività dell’azienda. Inoltre l’Ara ha studiato un kit diagnostico che permette di individuare gli animali positivi alla paratubercolosi, malattia infettiva per la quale non esiste alcun trattamento efficace e che ad oggi non si riconoscere se non in età adulta quando compaiono alcuni segni clinici. E’ invece in fase di sperimentazione, con risultati confortevoli, l’ozonoterapia.
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