Luciano Uras
14 maggio 2015
L'opinione di Luciano Uras
Più e un´altra Europa per tutti
Ci siamo impegnati a sostenere un percorso in cui vi sia più Europa vale a dire più consapevolezza di appartenere ad un insieme, ad una dimensione istituzionale di tipo federalista e proseguiamo su questa linea, ma richiamiamo il Governo, la maggioranza ed il Partito Democratico a non interpretare più l'Europa come la si è interpretata fino ad oggi. Noi auspichiamo un'altra Europa e non ci tiriamo indietro dalla responsabilità di stare dentro un percorso condiviso che vada in quella direzione con più decisione di quanto si sia fatto fino ad oggi.
Ci ha detto l'Europa si ripete come fosse un organismo esterno, un potere che affligge e complica l'esistenza dei cittadini europei e di quelli della nostra comunità nazionale. L'economia si deve fare per migliorare le condizioni di vita dei cittadini europei, per migliorare la qualità dell'intervento umano a valorizzazione delle risorse disponibili nel nostro continente. Per questo siamo contro le troike, cioè contro il controllo della vita da parte dei ragionieri che impongono regole insopportabili per diverse categorie di persone e lo fanno in modo burocratico, incomprensibile e spesso anche cinico.
Pertanto, il punto principale dei piani Juncker non può essere la "profittevolità profittevole" (questo è il termine che si usa) o la bancabilità dei progetti, ma la capacità di quei progetti di intervenire nei processi economici per valorizzare la qualità del lavoro umano e anche la qualità delle risorse disponibili. Il nostro obiettivo è quello di migliorare, e non subire, le politiche di costruzione dell'Unione europea e sfidare anche coloro che ne hanno fatto una gestione conservatrice, attraverso politiche economiche altrettanto conservatrici, così come è accaduto fino ad ora.
*senatore di Sel Luciano Uras
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