Raffaele Cadinu
17 maggio 2015
L'opinione di Raffaele Cadinu
Complimenti agli insegnanti a Sara e ai suoi compagni
In questi giorni abbiamo potuto fruire della manifestazione Monumenti Aperti, esempio della ricchezza del nostro territorio, ma che nei fatti è spesso cristallizzata dalla burocrazia e, aggiungo io, dalla ignavia. Abbiamo infatti saputo che per la ristrutturazione del museo archeologico sono stati necessari ben 10 anni per poterlo aprire solo pochi giorni!. Nonostante ciò ho voluto fare un giro presso i siti pubblici, cioè di tutti noi, aperti e visitabili. Tra essi vi è il Municipio, sede principe dell’Amministrazione, luogo deputato alla tutela dei beni comuni, cioè della cosa pubblica. Non ho trovato però Guide o Soprintendenti, normali sovrani dei luoghi di storia e custodi spesso solo dell’inerzia, al pari di molti amministratori, più dediti al consenso elettorale che a difendere il patrimonio storico che ci circonda e che ci dovrebbe sostenere, oltre che culturalmente, anche e soprattutto finanziariamente con l’indotto turistico. Ho trovato invece molti ragazzi, aiutati indubbiamente da insegnati molto bravi, impegnati nel trasmettere il loro impegno scolastico, sciolti nelle difficili esposizioni ed innocenti nelle stanze del potere, dove molti di noi adulti spesso possiamo nutrire solo timore. Lì nelle sale del municipio ho ascoltato, con riverenza ed emozione, l’illustrazione della storia degli stemmi della città di Alghero, la storia dei governanti di un tempo ritratti nei quadri, il commento sui colori dei pavimenti, sul tipo di arredo e di quant’altro ammanta le stanze del potere di allora e di adesso. Solo l’innocenza di una ragazzina poteva far emergere l’attenzione storica che, verosimilmente secondo me, non possiede nemmeno la maggioranza di quelli che siedono nei banchi del Consiglio di oggi. Senza intendere naturalmente per Maggioranza solo la maggioranza politica!!. Così come per un qualsiasi debutto, mi sono chiesto se anche i Consiglieri presenti a passati, prima di sedersi su quelle sedie abbiano sentito la necessità di conoscere la storia dei luoghi che temporaneamente e istituzionalmente andavano e vanno ad occupare, almeno per avere cognizione dei valori che si accingono ad amministrare. Per questo ringrazio Sara, una vivace ragazzina, che con estrema innocenza e dovrei dire con professionalità, che ancora non può avere ma che ha ampiamente dimostrato guidata da insegnanti eccellenti, ha illustrato a me come ad altri presenti una parte di storia della città che anch’io conoscevo poco.
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