A.B.
27 giugno 2015
Psicoterapia Cognitivista Costruttiva: se ne parla ad Alghero
Ha preso il via nel Villaggio Camping Torre di Porticciolo, il congresso organizzato dall´Associazione Terapia Cognitiva

ALGHERO – Ha preso il via ad Alghero, il congresso di Psicoterapia Cognitivista Costruttivista, organizzato dall'“Associazione Terapia Cognitiva” (con sede Roma e Cagliari) per la scuola di specializzazione in psicoterapia, con il patrocinio della Società Italiana di Terapia Cognitiva. Fino a martedì 30 giugno, il Villaggio Camping Torre del Porticciolo ospita una manifestazione che vede attivarsi per la prima volta il “Cantiere Cognitivista” per conoscere, ripensare e vivere la psicoterapia, e che si svolge attraverso la dimensione residenziale per facilitare il pensiero e la condivisione. Il tema degli incontri vede la pratica psicoterapeutica come connubio corpo-psiche.
Alla luce delle nuove scoperte neuro fisiologiche e con la nascita delle psicoterapie “buton up”, la terapia cognitiva si interessa ad un nuovo sviluppo nelle pratiche psicoterapeutiche, inserendo al suo interno il corpo come veicolo di conoscenza e quindi di possibile cambiamento. Il cantiere costruttivista nasce come luogo di libero incontro e confronto sui temi della formazione e prassi in psicoterapia centrato sull'esperire. È rivolto ad allievi, giovani terapeuti, esperti e didatti delle scuole teoriche che si incontreranno nel cantiere costruttivista per vivere e condividere le proprie esperienze. E' un'occasione formativa volta alla costruzione di un'opera comune. Le giornate sono state organizzate in modo da creare spazi per lavori in piccoli laboratori, plenarie. Le attività proposte riguardano la terapia cognitivo corporea con sperimentazione ed interventi, gruppi di intervisione tra modelli differenti, fra esperienze formative diverse, presentazioni e condivisioni di esperienze di lavori clinici e di ricerca.
I lavori sono iniziati giovedì con l'Officina Conosciamoci, che nasce da progetto esperenziale di Carzedda, Fenelli e Volpi, in cui la bioenergetica (l'analisi bioenergetica si è sempre occupata del corpo) incontra il cognitivismo (che da sempre si è occupato di mente) per integrare competenze, per formulare ipotesi di intervento, in cui corpo e mente non siano più realtà separate, ma semmai integrate. Così come nella realtà corpo e mente fanno parte di un unicum, anche negli approcci e nelle terapie tale entità non va scissa. L'officina Conosciamoci si configura come un incontro per sperimentare i fondamentali e per utilizzare tecniche corporee in psicoterapia, il lavoro viene proposto dai tre dottori da cui nasce il progetto. Ieri sono iniziati i laboratori di "Storia del mio corpo", una narrazione di sè riletta e riascoltata attraverso il corpo condotto dalle dottoresse Antoniotti e Fortunati; il laboratorio "Qi Lab", mente corpo e respiro in armonia con il Qi Gong, con la dottoressa Coradduzza; il laboratorio "Metafore", le metafore corpore/incarnate sono un potente mezzo espressivo, condotto dai dottori Fenelli e Volpi. Nella giornata di oggi, vengono proposti due laboratori sulla "Vergogna", tenuti dai dottori Carzedda e Tagliavini che, partendo da due presupposti teorici molto distanti, tratteranno il tema dell'emozione della vergogna. Questo doppio laboratorio intende esplorarne l'aspetto meno noto, l'altra faccia della luna: il manifestare e l'esperire a livello corporeo.
In un altro laboratorio, si potrà lavorare con i sogni e con l'immaginazione guidata. Il dottor Cionini si soffermerà sul linguaggio delle immagini oniriche che può emergere sia nei sogni notturni, sia per il tramite di procedure di immaginazione guidata. Il laboratorio "Focusing" in terapia cognitiva consente di entrare in contatto con il livello implicito della personale conoscenza attraverso la consapevolezza di sè, è condotto dal dottor Angelo Inverso. La tematica della formazione in psicoterapia verrà affrontata dal dottor Butera nel laboratorio "Il percorso del terapeuta" e dai dottori Fenelli, Volpi, De Marchis, Antoniotti, Fortunati e Cionini. Nel laboratorio "Formazioni”. Il momento del confronto nel congresso, in un ventaglio ampio e ricco di emozioni e rappresentazioni, apre le porte ad un dialogo costruttivo per implementare un approccio olistico al disagio, iniziativa che verrà riproposta in modo biennale per seguirne gli sviluppi. La scelta del luogo dove tenere il congresso fa riflettere sulla necessità dell'uomo di esser parte del patrimonio naturale immergendosi in un contesto unico ed armonico della Sardegna.
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