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PPP 19 agosto 2006
Atto intimidatorio: nel mirino una ditta di climatizzatori di Alghero
Preoccupanti ombre sul caso del furgone incendiato durante la notte nel rione della Cunetta. Il proprietario conferma: «E´ stato fatto apposta». Le indagini sono affidate alla polizia
Atto intimidatorio: nel mirino una ditta di climatizzatori di Alghero

ALGHERO - Atto intimidatorio all’alba di oggi ai danni di un imprenditore algherese. Il furgone di Giovanni Calaresu, titolare di un centro assistenza di caldaie e condizionatori, è stato dato alle fiamme intorno alle cinque di questa mattina proprio davanti alla sua abitazione in via De Biase, nel quartiere della Cunetta. Non un episodio vandalico qualunque o una bravata di ignoti che hanno colpito a caso. Sull’origine dolosa del rogo che ha distrutto il mezzo da lavoro non ci sono dubbi. E’ stata ritrovata poco distante infatti dalle forze dell’ordine una bottiglia di plastica contenente del liquido infiammabile, probabilmente la stessa benzina utilizzata per far divampare l’incendio. «Ho sentito uno scoppio e sono uscito immediatamente nel terrazzo – ha raccontato il proprietario del veicolo – ho visto il mio furgone che bruciava, volevo chiamare i vigili del fuoco ma ho poi ho visto che c’erano altre persone in strada che avevano provveduto». Il timore era che le lingue di fuoco raggiungessero alcuni bomboloni del gas posizionati nei giardini delle case accanto. Le fiamme hanno intaccato un’altra macchina parcheggiata vicino, ma che ha riportato danni minori. Mentre è irrecuperabile il furgone di Calaresu: «E’ il mezzo che utilizzavo per lavorare – ha detto rassegnato – lunedì stesso dovrò provvedere per acquistare un altro furgone». L’impressione è che la vittima, sappia chi ha recapitato a casa sua il messaggio incendiario. Nessuna minaccia ma sembra che l’uomo qualche avvertimento l’avesse già ricevuto. Le sue parole gettano un velo inquietante sulla tranquilla cittadina catalana: «Nell’ultimo periodo preferivo parcheggiare all’interno del cortile il furgone, ma non pensavo di dover temere niente del genere in piena estate, con il traffico di questi giorni». Sull’episodio stanno indagando gli uomini del commissariato di Piazza della Mercede. Sul posto sono intervenuti anche gli specialisti della scientifica.



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