PPP
21 agosto 2006
Attentato incendiario: investigatori sulle tracce degli autori
Il dirigente del locale commissariato di polizia Fortunato Marazzitta auspica la soluzione del caso in pochi giorni ma per ora non ci sono sviluppi nelle indagini. Nel frattempo Giovanni Calaresu, titolare della Tecnogas bersagliata da ignoti, non si da per vinto e riprende la sua attività lavorativa

ALGHERO - A distanza di tre giorni dal rogo doloso che ha avvolto il furgone della Tecnogas, ancora nessuno sviluppo nelle indagini per risalire all’identità dei responsabili del gesto intimidatorio indirizzato al titolare della piccola azienda. Forze di polizia trincerate nel più stretto riserbo in questa fase delicata degli accertamenti per non vanificare lo sforzo investigativo. «Le indagini sono in corso, speriamo a giorni di avere delle novità». Queste le poche parole concesse dal dirigente del locale commissariato Fortunato Marazzitta sull’episodio di chiara natura intimidatoria che ha sconvolto la ditta che si occupa nel centro di Alghero di assistenza per impianti di climatizzazione e caldaie a gas. Si cercano nella sfera lavorativa le ragioni dell’incendio doloso che all’alba di sabato ha messo fuori uso il furgone da lavoro del titolare, Giovanni Calaresu. Ma non si escludono altre piste. La stessa vittima ha dichiarato di avere dei sospetti e ha raccontato tutti i dettagli alle forze di polizia. Nell’ultimo periodo non era tranquillo, ha confessato lo stesso Calaresu che evidentemente qualche avvertimento l’aveva ricevuto. L’uomo ha detto che nell’ultimo periodo preferiva parcheggiare il mezzo nel cortile interno della sua abitazione, per timore di qualche ritorsione. Così non è andata sabato scorso quando intorno alle cinque del mattino, ignoti hanno cosparso il furgone parcheggiato davanti all'abitazione di via de Biase, di liquido infiammabile (la bottiglia utilizzata è stata ritrovata nei paraggi) e gli hanno dato fuoco. Il messaggio incendiario recapitato a domicilio non ha scoraggiato il commerciante: «Lunedì provvederò ad acquistare un altro furgone per riprendere il mio lavoro».
nella foto il furgone incendiato
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