Mariangela Pala
8 luglio 2015
Progetto Nuraghe, Ligas: «volevamo dar voce al Consiglio»
Prosegue il botta e risposta tra il capogruppo Psd´Az Ligas e il Presidente dell Consiglio De Marco sulla vicenda del Progetto Nuraghe

PORTO TORRES - Prosegue il botta e risposta tra Ligas e De Marco. Tiene banco, infatti, la vicenda legata alle bonifiche e in particolare al “Progetto Nuraghe”. Il capogruppo consiliare del Partito sardo d’azione, Costantino Ligas chiarisce la sua richiesta di voler convocare una conferenza dei capigruppo su un argomento di particolare importanza, come la prima conferenza di servizi sul “Progetto Nuraghe”, escludendo ogni significato polemico.
Nel prendere atto della risposta del Presidente del Consiglio Comunale, Loredana De Marco, di non voler convocare alcuna riunione con i capigruppo, Ligas precisa che: «la richiesta di convocazione della conferenza dei capigruppo verteva sulla possibilità di prendere conoscenza della proposta progettuale di Syndial in materia di bonifiche, al fine di poter esercitare la funzione di indirizzo e controllo, che la legge da al Consiglio Comunale».
Inoltre Ligas puntualizza che quella sarebbe stata un’occasione per dare la maggior informazione possibile alla cittadinanza su un argomento che, «volente o nolente inciderà sul futuro della nostra collettività», si legge nella nota inviata ai capigruppo consiliari. Tuttavia specifica che: «non vi è stata da parte nostra alcuna sollecitazione alla partecipazione dell’Amministrazione all’importante assise convocata dal Ministero dell’Ambiente - tutto ciò è dato per scontato - si voleva, piuttosto, mettere in condizioni il Sindaco ed il suo assessore delegato, di portare al tavolo una voce che fosse supportata anche dal parere dei capigruppo consiliari», aggiunge Ligas.
L’auspicio del capogruppo Psd’Az è che la conferenza di servizi del 9 luglio non sia esaustiva e che l’argomento sia iscritto al primo punto dei lavori della commissione ambiente, non appena verrà resa operativa. Nel frattempo il gruppo consiliare Psd’Az dichiara di rispettare pur non condividendone il metodo, «la volontà dell’Amministrazione comunale di non volersi confrontare su un argomento che è totalmente sconosciuto a questo Consiglio Comunale, così come lo era a quello precedente».
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