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Michele Pais 22 luglio 2015
L'opinione di Michele Pais
L´ufficio eventi si chiama Meta
<i>L´ufficio eventi si chiama Meta</i>

Siamo alle solite. Prima creano i presupposti della polemica, creando danni di immagine (e non solo) enormi alla città e poi, quando i buoi sono ormai scappati, lanciano improbabili soluzioni. Così accade anche per la strampalata proposta del cosiddetto "Ufficio Eventi". Un'idea insulsa, non per il valore in se della proposta, ma in quanto l'Ufficio Eventi esiste già da 5 anni, e si chiama Meta. Lo sanno anche i bambini, ma pere non lo sappiano le Assessore proponenti, che nella cd "mission" della fondazione Meta vi sia proprio quello di agevolare e snellire tutte le pratiche amministrative riguardanti gli eventi, spettacoli e manifestazioni programmate dall'Amministrazione comunale, ricercando e mettendo a sistema l'apporto delle associazioni culturali e dei soggetti privati in genere.

Per contro, mentre l'attuale Amministrazione si trova impastoiata a disquisire amabilmente su quale ruolo affidare a Meta, sul creare nuovi uffici, su come assegnare patrocini e contributi, e via dicendo (senza peraltro cavarne un ragno dal buco), dirigenti, funzionari e dipendenti comunali allo "stato brado", si trovano a dover sopperire alle incapacità delle Assessore preposte a tali settori. Esposito e Lampis, com'è oramai pensiero diffuso, pure tra gli stessi (ex) sostenitori del Sindaco, si stanno guadagnando sul campo la medaglia di peggiori amministratori comunali che Alghero abbia mai conosciuto. La confusione e mancanza di organizzazione che caratterizza la programmazione culturale e/o artistica dell'Estate algherese è visibile pure all'occhio del profano. Si naviga a vista, in mare aperto senza motore ne rotta. A partire proprio dal mancato ruolo attribuito alla Fondazione Meta, una Ferrari (così come la definì un'esponente afferente all'area politica di questa maggioranza), prima condotta come una 500 dal Sindaco Lubrano (col senno di poi non per sua colpa) scelto e voluto proprio da Mario Bruno, ora invece abbandonata in garage e forse, i presupposti ci sono tutti, prossima alla demolizione. Altro aspetto qualificante (ed inquietante) di questa amministrazione, che sta emergendo in quest'ultimo periodo, è il "doppio pesismo", o se vogliamo, l'ipocrisia nella regolamentazione degli eventi che si svolgono in Città.

Da una parte piovono controlli stringenti, come non si era mai visto, nei confronti dei pubblici esercenti e di chi, con fatica, cerca a proprie spese ed organizzazione, di organizzare manifestazioni utili ad intrattenere cittadini e turisti, dall'altra si chiudono occhi ed orecchie e tutto diventa permesso. A tal proposito ci chiediamo se anche Paolo Fresu, Piero Marras, Irene Grandi ed altri rispetteranno il limite dei 60 decibel oppure se, essendo scelti dall'entourage del Sindaco Bruno, abbiano il permesso di sforare tale limite, per contro rigidissimo per tutti gli altri soggetti privati a cui è imposta una rigorosa ed esosa perizia fonometrica. Si direbbe una severità e un giro di vite "ad personam", tipico della cultura di certa sinistra moralizzatrice, severa però solo nei confronti degli altri mai di se stessa. La conseguenza di questa cattiva amministrazione è la disintegrazione di settori fondamentali dell'economia algherese quali turismo, arte e commercio, ai quali pare essere riservata la medesima sorte dell'edilizia, distrutta per mano del mentore del nostro Sindaco, Renato Soru. Per questa ragione, il Sindaco Bruno farebbe bene ad approfittare del rimpasto in corso per sostituire le due Assessore Lampis ed Esposito, che in questo anno di amministrazione hanno dato ampia e certificata prova di inadeguatezza a gestire un ruolo evidentemente non alla loro portata. Prima che sia troppo tardi.

*Consigliere comunale di Forza Italia
26/7/2025
«Comune e Fondazione viaggiano senza alcuna strategia, nessuna programmazione solo aumenti». E´ il commento - durissimo - del segretario algherese di Forza Italia, Andrea Delogu, già a capo della Fondazione per diversi anni



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