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Daria Chiappe 22 luglio 2015
Talento e bellezza: la danza di Roberto Bolle
Grande successo per la prima tappa del tour “Un viaggio nella bellezza”, che ha mosso verso il capoluogo sardo migliaia di persone provenienti da tutta l’isola. Calamita attrattiva la stella scaligera Roberto Bolle, scoperto in compagnia di altri sette validi danzatori
Talento e bellezza: la danza di Roberto Bolle

CAGLIARI – Quando notorietà, bellezza e talento sono di scena il teatro si riempie. Ed è proprio di tutto esaurito che si parla in occasione del gran gala “Robello Bolle & Friends”, puntuale appuntamento estivo con la danza, andato in scena sabato 18 e domenica 19 luglio al Teatro Lirico di Cagliari. Un grande successo per la prima tappa del tour “Un viaggio nella bellezza”, che ha mosso verso il capoluogo sardo migliaia di persone provenienti da tutta l’isola. Calamita attrattiva la stella scaligera Roberto Bolle, scoperto poi in compagnia di sette danzatori altrettanto validi. Insieme a loro sul palcoscenico la bellezza, vera protagonista della due giorni, continuamente mostrata, ricercata, ostentata e omaggiata.

Una bellezza scolpita nel corpo, conquistata con il talento e il sacrificio ed infine evidenziata con la nudità e le riprese ad hoc. Chiamato a sintetizzarla più di tutti il popolarissimo Roberto Bolle, entrato in scena da Dio greco con la coreografia “Excelsior”, trasformatosi poi sul palco in attore cinematografico (in “Passage” di Marco Pelle e Fabrizio Ferri) e principe elegantissimo ( in “Romeo e Giulietta” di Kenneth MacMillan) ed infine uscito da prototipo di perfezione tecnica e corporea, grazie alla coreografia “Prototype” studiata da Massimiliano Volpini. Ad accompagnarlo in tale viaggio venusto la splendida e flessuosa irlandese Melissa Hamilton, nei panni di Giulietta e impegnata in “Tryst” e “Qualia” con il solido americano Eric Underwood; ed ancora i validissimi Nicoletta Manni, Federico Bonelli, Claudio Coviello, Hikaru Kobayashi e Alexandre Riabko coinvolto quest’ultimo insieme a Bolle in “Opus 100- fur Maurice”, ovvero un omaggio del coreografo John Neumeier all’amicizia con Béjart.

Un gruppo che ha permesso al pubblico di godere di differenti momenti danzati, molteplici virtuosismi e linguaggi stilistici (classico, neoclassico, moderno), di riassaporare vecchi successi ( tra gli altri anche “La Bella Addormentata” e “Swan Lake”) e sperimentare soluzione nuove, per uno spettacolo ricco e di qualità. Una serata non solo gustata con gli occhi e apprezzata attraverso prolungati applausi, ma anche catturata dai numerosi cellulari attivi in sala nella speranza di fare propria e conservare per sé un po’della bellezza mostrata. Arnesi soprattutto pronti ad immortalare Roberto Bolle e a seguirlo fuori dal Teatro, dove a fine spettacolo ad attenderlo c’era una folla di ammiratrici in trepidazione. Una scena vista e ripetuta in presenza di icone popolari simili, ma ora dotata di un sapore più dolce: sì perché stavolta dietro alla notorietà e alla bellezza si era certi si nascondesse anche il talento.

Nella foto: i ballerini dello spettacolo



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