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Mariangela Pala 23 luglio 2015
Porto Torres: Consiglio su bonifiche Syndial, attese le autorizzazioni | Photogallery
Si è tenuto questa mattina il Consiglio comunale presso le aree Syndial interessate dal “Progetto Nuraghe”, sugli interventi di bonifica nelle aree di Minciaredda, delle palte fosfatiche e Peci Dmt

PORTO TORRES - Si è tenuto questa mattina l’atteso Consiglio comunale presso le aree Syndial interessate dal “Progetto Nuraghe”, (Progetto Operativo per Bonifica Integrata delle Aree Palte Fosfatiche, Minciaredda e Vasche Peci Dmt), che prevede interventi di bonifica nelle aree di Minciaredda, nelle aree delle palte fosfatiche e Peci Dmt, oltre al trattamento dei terreni da bonificare e lo smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni. Un incontro informativo tra l’intero consiglio comunale e i vertici Syndial, il Program manager per la Sardegna, Gianluca D’Aquila e la responsabile istituzioni territorio Syndial, Enrica Barbaresi, che hanno illustrato lo stato dei lavori e le fasi di bonifica che interessano il sito d’interesse nazionale di Porto Torres.

«Syndial ha speso dal 2003 ad oggi 190 milioni di euro per le bonifiche della falda e dei suoli», ha dichiarato D’Aquila. Gli interventi sono ripartiti per il 30% su suoli, il 38% su falda e 32% destinati alle demolizioni. Focus sul Progetto Nuraghe - progetto preso in esame nell’ultima conferenza di servizi istruttoria del 9 luglio scorso presso il Ministero dell’Ambiente – assegnato alla società italiana Astaldi ad ottobre del 2014 e che prevede la messa in sicurezza permanente dell’area Minciaredda, la bonifica dell’area “Palte fosfatiche” e dell’area “Peci Dmt”, il trattamento on-site dei terreni da bonificare, lo smaltimento dei rifiuti derivanti da demolizioni e l’individuazione della piattaforma trattamento rifiuti.

Un percorso condiviso con la Regione, la Provincia di Sassari e l’Arpas, per arrivare alla conclusione del procedimento sulla bonifica della falda, in modo che il Ministero emetta il decreto di approvazione definitiva in tempi rapidi per concedere le autorizzazioni ad eseguire le bonifiche affidate a Syndial. Un confronto con il Ministero è previsto nella terza decade di agosto, mentre a settembre la seconda conferenza di servizi istruttoria con la possibilità di far ripartire il processo di bonifica.

Sulle palte fosfatiche, area recentemente sottoposta a sequestro insieme a “la collina dei veleni” e una fascia dell’area carbondotto, in data 13 luglio, è stata emessa da parte della Prefettura di Sassari – Ufficio Territoriale del Governo apposita Ordinanza Prefettizia avente come oggetto “Area Palte Fosfatiche Syndial presso il Sin di Porto Torres” ai sensi del art. 126-bis del D.Lgs. 230/95, nella quale è stato ordinato a Syndial il mantenimento di una recinzione con apposita segnaletica, l’adozione di dispositivi di sorveglianza e monitoraggio, la copertura dei cumuli di palte presenti nei tempi tecnici strettamente necessari.

Ancora sul progetto operativo di bonifica falda e impianto di Trattamento Acque di Falda (Itaf), Syndial ha presentato una variante progettuale il cui iter istruttorio è in fase di ultimazione. Quattro gli impianti installati per il trattamento delle acque di falda, per un complessivo di 180 pozzi d’emungimento con un processo di “lavaggio” dei suoli che favorisce la bonifica.

Sulla capacità di occupazione degli interventi previsti, il sindaco Sean Wheeler ha chiesto il rispetto della priorità delle maestranze locali. «Il protocollo d’intesa del 2011 all’articolo 6 stabilisce che la percentuale minima garantita nelle assunzioni delle risorse locali è del 35% e ci auguriamo che questa percentuale possa aumentare», ha affermato D’Aquila precisando che il cantiere può occupare a regime 250 lavoratori. L’auspicio è che non si debba attendere ancora a lungo per le autorizzazioni necessarie per dare avvio all’intervento di bonifica, che avrà una durata di circa tre anni con la previsione di impiegare unità lavorative locali.



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