Mariangela Pala
14 agosto 2015
Regole di balneazione: nuovi cartelli a Porto Torres
Più informazione e conoscenza dei rischi che i cittadini e i turisti corrono trasgredendo le norme sulla balneazione. La Regione ha approvato la disciplina delle attività esercitabili sul demanio marittimo

PORTO TORRES - Più informazione e conoscenza dei rischi che i cittadini e i turisti corrono trasgredendo le norme sulla balneazione. L'Assessorato regionale degli Enti locali ha approvato la disciplina delle attività esercitabili sul demanio marittimo durante la stagione balneare compresa, di norma, tra il 1 maggio e il 31 ottobre di ogni anno. L’ordinanza balneare stabilisce le prescrizioni, estese all'intero territorio della Sardegna, sull'uso delle spiagge e degli specchi acquei antistanti.
A tal proposito l’amministrazione comunale ha installato nei pressi degli accessi alle spiagge di Porto Torres i cartelli con l’ordinanza balneare emanata dalla Regione Sardegna. Ai bagnanti viene chiesto di osservare le indicazioni riportate nell’ articolo 3 del provvedimento, che regolamenta anche i comportamenti da evitare nei confronti dei vicini di ombrellone e quelli mirati al rispetto dell’ambiente.
«L’ordinanza regionale individua le attività che non possono essere svolte nelle spiagge – afferma il sindaco Sean Wheeler – e attraverso l’installazione di questi cartelli ci è sembrato opportuno mettere al corrente tutti i frequentatori del nostro litorale dei rischi che corrono in caso di mancato rispetto della normativa». L’ordinanza prevede il divieto di campeggio e dell’abbandono sia a terra che a mare di ogni tipo di rifiuto, comprese le cicche di sigaretta. Stop anche ai giochi d’acqua con pallone o con racchette se possono derivare danni o molestie alle persone.
Dal “vademecum” del perfetto bagnante sono banditi anche gli alti volumi degli apparecchi sonori. Divieto assoluto di asportare sabbia, ciottoli e ghiaia, di diffusione dei volantini, di pesca da terra dall’alba al tramonto e di accensione dei fuochi. L’ordinanza regionale ricorda anche che le attività di spettacolo e intrattenimento devono essere preventivamente autorizzate dall’amministrazione comunale e che deve essere evitato ogni impedimento pregiudizievole alla fruizione da parte dei disabili. Pesanti le sanzioni per chi trasgredisce le regole: si va dai cento ai mille euro di multa.
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