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Pierpaola Pisanu 7 ottobre 2006
Alghero del futuro: la parola ai cittadini
Ieri alla presenza dell´architetto Ricardo Boffil, le associazioni di categoria e i soggetti imprenditoriali del territorio hanno messo in evidenza la necessità di affrontare problemi concreti nell´immediato, per pensare alla programmazione di Alghero 2020
Alghero del futuro: la parola ai cittadini

ALGHERO - Tutti intorno ad un tavolo per costruire una città migliore. Ieri associazioni ambientaliste, di categoria, sindacali e parti sociali, hanno rappresentato all’architetto catalano Ricardo Boffil, cui è stata affidata la riorganizzazione urbanistica del Nord Ovest della Sardegna, luci e ombre nella Riviera del Corallo. L’incontro organizzato nell’ambito del percorso che porterà alla definizione degli interventi da inserire nel Piano Alghero 2020, è stato caratterizzato da un partecipato dibattito in cui sono state messe in evidenza le criticità del territorio e indicati i possibili cambi di rotta per eliminarle. Azioni da attuare nell’immediato per dare gambe e braccia alla futura pianificazione della città del domani. Innanzitutto varando strumenti di programmazione quali il Puc, il Piano commerciale e il Piano particolareggiato del porto: «Uno non può prescindere dall’altro – ha detto Massimo Cadeddu di Confcommercio – è necessario sedersi ad un tavolo ed affrontare il discorso in maniera unitaria. Questi tre strumenti vanno poi coordinati con i Piani esterni, primo tra tutti si devono confrontare con il Sistema Turistico Locale. se non c’è una sincronia tra gli strumenti di programmazione non si va da nessuna parte». Stessa lunghezza d’onda Confesercenti Alghero. Il rappresentante locale Gian Michele Oliva si è concentrato in particolare sul problema dello sviluppo portuale e dei collegamenti viari: «I lavori per la costruzione della nuova banchina nel porto stanno per essere ultimati», ha fatto notare Oliva sollecitando alla classe dirigente interventi concreti, correlati alle azioni di sviluppo dell’aeroporto, affinchè davvero l’infrastruttura algherese possa diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo per il turismo croceristico, anziché accontentarsi di visite fugaci: «Si tratta ora di trovare le risorse economiche necessarie per adeguare i fondali all’attracco di navi di grossa stazza», ha rimarcato. Importante intervenire sui servizi e sul sistema dei collegamenti viari: «L’amministrazione civica deve pressare affinchè l’asse Alghero-Olbia diventi presto realtà», ha aggiunto Confesercenti. Ha affrontato il tema dello sviluppo turistico anche il presidente del consorzio degli albergatori Stefano Lobrano, mentre Umberto Borlotti, direttore della società di gestione aeroportuale, ha sollecitato tempi di attuazione delle scelte più celeri se si vuole stare a passo con i tempi dello sviluppo economico. Particolarmente polemico l’intervento di Roberto Salmòn sulle riserve naturalistiche, la cui gestione, ha detto, è affidata a uomini di partito.

nella foto una veduta aerea del porto di Alghero
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