Mariangela Pala
14 ottobre 2015
«Amministrazione Wheeler isolata, nessun piano di sviluppo»
Il gruppo politico Il Movimento preme sull´amministrazione comunale per un confronto urgente con le altre istituzioni locali allo scopo di definire un programma di sviluppo e di ripresa del territorio

PORTO TORRES - La crisi economica che tormenta il territorio del nord Sardegna, tra tanti aspetti negativi, ne ha avuto uno senza dubbio positivo. Ci ha ricordato la nostra storia, la nostra tradizione, un dato che però non ha dato impulso alla costruzione di nuovi programmi di crescita della città di Porto Torres insieme al resto dei comuni dell’Area Vasta, piani di sviluppo industriale e di marketing territoriale in grado di definire le prospettive future dell’intera provincia. All’orizzonte non si vede niente, o quasi, su che cosa dobbiamo puntare per vincere la crisi.
Negli anni sessanta, tutta la società era indirizzata verso lo sviluppo industriale, ora la sensazione è quella di essere nel limbo dove gli imprenditori non sono stimolati, agevolati e accompagnati ad investire nel nostro territorio. In questo ambito la politica ha un grande ruolo, lo hanno le amministrazioni locali che devono promuovere, sviluppare e cercare di rendere accogliente il territorio per gli imprenditori che vogliono fare investimenti. Questa fase difficile di transizione richiede scelte immediate, lo sanno bene i dirigenti del Movimento - Sandra Fancello e Bastianino Spanu – che chiedono all’amministrazione comunale di confrontarsi con le altre istituzioni per decidere sul futuro della città, un programma in grado di sanare la pesante eredità del passato e guidare uno sviluppo equo e sostenibile, anche attraverso la chimica verde e le bonifiche.
«L'amara verità è che, - affermano i dirigenti del Movimento - se non si attivano scelte coraggiose ed anche clamorose, la nostra cittadina è destinata a diventare il vecchio paesino degli anni ‘50 a causa dell'inesorabile spopolamento, con una popolazione di 13mila abitanti che vive di pensioni e assistenza sociale, con il rischio che i giovani possano scappare». Da parte della maggioranza nessuna posizione favorevole alla costruzione del nuovo quinto gruppo a carbone, lo aveva confermato il sindaco Sean Wheeler in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale. «Per una città come Porto Torres che ha formato professionalmente migliaia di persone nel campo della metalmeccanica, - proseguono Fancello e Spanu – contribuito a dare prestigio e ricchezza al territorio circostante, che con i suoi uomini migliori dava del “Tu” alla politica assumendo il ruolo guida del territorio, oggi è arrivato il momento di fare i conti con un amara realtà».
Un salto all'indietro di mezzo secolo, dal punto di vista economico e sociale. «Pertanto chi ha la responsabilità di governo della nostra città eviti l'isolamento istituzionale, metta da parte l’arroganza e faccia i conti con la realtà, attivandosi per un confronto serio con gli altri soggetti del territorio al fine di definire un progetto di sviluppo che favorisca la ripresa economica di questa città» - sostengono i dirigenti del Movimento.
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