Mariangela Pala
19 ottobre 2015
Studio sui rischi caduta rami, Biancu: «evento improvviso»
L’assessorato all’Ambiente ha avviato uno studio per realizzare un progetto contro i fenomeni di distaccamento improvviso dei rami

PORTO TORRES - L’ aumento della frequenza dei fenomeni climatici estremi, associati all’invecchiamento delle popolazioni arboree, presentano ai tecnici, custodi e responsabili di questi patrimoni, nuove e difficili sfide nell’affrontare l’aumento dei rischi connessi alla presenza di alberi in città. Il problema della gestione e della cura del patrimonio arboreo si è riproposto in seguito all’incidente verificatosi ieri pomeriggio ad una signora che camminava nelle vicinanze della recinzione del Parco San Gavino, colpita da un ramo che si è staccato dall’albero, per fortuna senza gravi conseguenze. La donna infatti ha riportato solo lievi ferite.
Un altro episodio simile era accaduto circa due mesi fa, quella volta senza vittime, che aveva costretto la Multiservizi ad un intervento immediato e da parte dell'amministrazione alla chiusura temporanea del Parco di San Gavino, una situazione che non ha impedito ad adulti e bambini di entrare in qualsiasi modo, con tutti i rischi che questo poteva comportare. Per dare vita ad un’attività di gestione dei soggetti arborei, spesso ridotta, semplificata e affrontata senza la dovuta attenzione, l’assessorato all’Ambiente ha avviato uno studio per realizzare un progetto contro i fenomeni di distaccamento improvviso dei rami.
Un monitoraggio tecnico e scientifico degli alberi, per prevenire incidenti simili a quello accaduto ieri pomeriggio. L’obiettivo è monitorare accuratamente gli alberi, soprattutto quelli ubicati nei parchi e in aree di transito. «I nostri tecnici hanno verificato che il distaccamento del ramo da un albero del Parco San Gavino è stato, purtroppo, un evento improvviso. L’albero – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Cristina Biancu – era stato sottoposto a una valutazione di massima nelle scorse settimane, durante un’attività di potatura in parte dell’area del parco urbano, e non presentava segni evidenti di cedimento. Già da allora avevamo comunque notato un tassello mancante nei piani di monitoraggio del verde pubblico: l’analisi di stabilità, mai svolta in precedenza. Siamo, perciò, al lavoro per colmare questa lacuna che abbiamo ereditato, ma su cui siamo pronti a ragionare sin da subito».
La sicurezza dei cittadini va sempre tutelata. Pertanto, qualora un albero non risulti più sicuro per debolezze strutturali (apparato radicale danneggiato da scavi, degenerazione del legno del fusto, etc.) se ne decide l'abbattimento, anche se rinunciare a soggetti arborei apparentemente ancora vigorosi e vitali può suscitare vivaci reazioni emotive. L’assessore all’ambiente ha, inoltre, espresso la necessità di adeguare il regolamento del verde pubblico: «È un documento datato, che non tiene conto di come negli anni si è sviluppata la città, e su cui abbiamo già rivolto le nostre attenzioni».
L'assessore fornisce anche alcune precisazioni rispetto alle segnalazione del consigliere Tellini: «All’assessorato all’Ambiente è arrivata dal consigliere Davide Tellini, qualche settimana fa, una sola segnalazione, a cui ho personalmente risposto via mail, che riguardava esclusivamente il sistema di irrigazione del Parco San Gavino. Il consigliere dovrebbe sapere, inoltre, che episodi di questo tipo possono purtroppo accadere, poiché alla fine del 2013, proprio quando lui faceva parte della precedente Giunta, un albero collassò sempre dallo stesso parco sul marciapiede di fronte al muraglione della Basilica. Solo per pura fortuna in quel caso non era transitato nessun passante. Recupereremo il tempo perduto da altri – conclude l’assessore – perché la nostra amministrazione si impegnerà per prevenire questi fenomeni con strumenti di pianificazione adeguati».
|