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7 novembre 2006
Gli agricoltori della Nurra si ribellano, «Basta pagare quote consortili»
Marco Tedde, invita il presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra ad accogliere la richiesta del comparto agricolo di interrompere la riscossione delle quote consortili

ALGHERO - Raccoglie l’invito a rappresentare le lamentele del comparto agricolo della Nurra, il primo cittadino algherese che in una lettera indirizzata al presidente del Consorzio di Bonifica Pietro Zirattu e all’assessore regionale all’Agricoltura Franco Foddis, prende posizione con i coltivatori in merito al problema delle quote associative: «Qualche settimana fa ho incontrato il presidente della Coldiretti di Sassari Giommaria Sassu, con il quale ho avuto modo di discutere dell’annoso problema della ingiusta corresponsione delle quote consortili da parte di numerose imprese agricole e privati per un servizio che non ricevono», scrive Marco Tedde. «Non voglio dilungarmi sulle ragioni che legittimano il comparto agricolo a chiedere e pretendere che tale anomalia venga rimossa, - prosegue la missiva del sindaco - certamente non si può sottacere il peso, in molti casi non indifferente, che imprenditori agricoli e semplici privati sono costretti a sopportare per un servizio che non hanno scelto di acquistare e che comunque non viene loro reso». Tedde sostiene che «ciò viola i più elementari principi giuridici ed economici sui quali si fonda il nostro ordinamento determinando un ingiustificato aggravio della struttura dei costi delle nostre aziende agricole che debbono, oltretutto, fare i conti con l’insularità, con le note carenze infrastrutturali e con la debolezza complessiva del sistema economico sardo. Mentre a questo non è possibile porre rimedio, la cancellazione di quella che è divenuta una vera e propria “tassa” mi pare sia un obbiettivo raggiungibile». In chiusura il primo cittadino algherese, invita il presidente del Consorzio ad accogliere la richiesta del comparto agricolo interrompendo definitivamente la riscossione delle quote consortili di coloro che dalle Bonifiche della Nurra non ricevono alcun servizio.
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