S.A.
6 novembre 2015
Emergenza idrica nord Sardegna Disagi a Sassari e provincia
Tutto il sistema idrico della Sardegna nord occidentale (laghi Coghinas, Bidighinzu, Cuga, Temo e Casteldoria) è in sofferenza: appena 161,89 milioni di metri cubi d’acqua (pari al 47,35 per cento della capienza autorizzata dei laghi). Di conseguenza si è notevolmente ridotta la produzione di acqua da distribuire in rete

SASSARI - Bacini a secco, nord dell’Isola in piena emergenza idrica. Sono preoccupanti i livelli di scorta dei principali laghi che approvvigionano le province di Sassari e Nuoro, ma soprattutto la Gallura.
In alcuni centri sono già scattate le restrizioni e se non dovessero arrivare precipitazioni sufficienti a ricostituire le scorte si rischiano ulteriori limitazioni nelle prossime settimane. Non fa eccezione il Sassarese: tutto il sistema idrico della Sardegna nord occidentale (laghi Coghinas, Bidighinzu, Cuga, Temo e Casteldoria) è in sofferenza: appena 161,89 milioni di metri cubi d’acqua (pari al 47,35 per cento della capienza autorizzata dei laghi). Di conseguenza si è notevolmente ridotta la produzione di acqua da distribuire in rete.
Giovedì sera a Sassari è stato necessario sospendere l’erogazione dalle 18 fino alle 4 di questa mattina nei quartieri serviti dal serbatoi di via Milano alimento dal potabilizzatore del Bidighinzu: Luna e Sole, Monte alto e medio, Monserrato, centro storico alto (a partire da Piazza Castello a salire verso Via Duca degli Abruzzi), Porcellana, Tingari, Valle Gardona e Gioscari.
Dallo scorso fine luglio le chiusure erano programmate dalle 22 alle 4. Ulteriori restrizioni sono già operative da agosto a Ittiri, Tissi, Ossi, Osilo, Muros, Uri, Sorso, Sennori e Codrongianus: tutti centri dipendenti dal lago Bidighinzu per cui l’Enas ha chiesto una riduzione del prelievo da 550 a 450 litri al secondo.
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