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Mariangela Pala 6 novembre 2015
Sfida metropolitana: sindaci dell’Area vasta a Porto Torres
La città di Porto Torres, scelta per riunire i sindaci dei sette comuni del sassarase (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso e Stintino) e chiedere che venga istituita l´area metropolitana del Nord Sardegna
Sfida metropolitana: sindaci dell’Area vasta a Porto Torres

PORTO TORRES - Stessi diritti e pari dignità rispetto ad una visione cagliaricentrica. Lo chiedono con forza i comuni del sassarese pronti a dare battaglia al disegno di legge dell’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu che nega l’area metropolitana al nord Sardegna. Un’area geografica e produttiva in piena mobilitazione, che ha come baricentro la città di Porto Torres, scelta per riunire i sindaci dei sette comuni del sassarase (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso e Stintino) più l'area del Coros, e chiedere – così come a Cagliari - che venga istituita la città metropolitana di Sassari allargata.

Il convegno dal titolo “Area metropolitana Nord Sardegna…perché no?”, si terrà lunedì 9 novembre, nella sala Filippo Canu, alle ore 17, una riunione aperta ai rappresentanti delle istituzioni, cittadini, forze economiche e sociali, rappresentanti del mondo delle imprese e dei sindacati e le cui conclusioni verranno tratte dall'ex Ministro della Difesa, Prof. Arturo Parisi, per tentare di dare una risposta alle tante domande sul «perchè si inventano surrogati, quali le Unioni dei comuni di valenza metropolitana, che dovrebbero consentire, con risorse regionali, contentini o compensazioni, mentre vogliamo solo avere gli stessi diritti e le stesse opportunità dei comuni e degli abitanti di Cagliari e dei suo hinterland», si legge nel documento.

Scelte politiche che non tengono conto dei requisiti importanti di un territorio dotato di un sistema produttivo, necessitante di maggiori chance per il rilancio economico, e quindi di un impianto istituzionale che vada oltre le unioni dei comuni, con tutto ciò che di positivo ne conseguirebbe a livello di finanziamenti. La “chiamata alle armi” dei sindaci della provincia, nella città di Porto Torres, dovrà coinvolgere i cittadini per dare inizio alla battaglia referendaria, qualora la legge sulla riforma degli Enti Locali dovesse essere approvata con la previsione dell'istituzione della sola area metropolitana di Cagliari. Il grido di allarme delle istituzioni e dei rappresentanti delle associazioni imprenditoriali è giustificato dai tempi della riforma degli Enti locali: bisogna fare in fretta perché c'è la scadenza del 30 novembre, data di approvazione in consiglio regionale e il confronto, per trovare soluzioni che non penalizzino i territori del Nord Sardegna, resta ancora aperto.

Ma le polemiche sull’argomento, hanno investito anche la convocazione dei consigli comunali dei diversi comuni coinvolti. Il consigliere del Pd, Massimo Cossu dichiara di aver appreso la notizia dell’evento da un invito tramite sms, del sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, l’unico ad aver convocato ufficialmente il consiglio (gli altri hanno scelto l’invito informale). «casualmente abbiamo appreso la notizia dell’evento, ma pare che i consiglieri di maggioranza e la stessa struttura che fa capo al sindaco non ne fossero a conoscenza, - ha detto Cossu - un corto circuito nell’informazione all’interno della maggioranza come se ci fossero consiglieri di serie A e di serie B».
Il consigliere comunale Alessandro Carta sottolinea: «La città di Porto Torres, rispetto al dibattito regionale sul riconoscimento della città metropolitana di Sassari, continua a fare una pessima figura. Ritengo assolutamente ingiustificabili le ripetute assenze dell'amministrazione pentastellata ai frequenti e importantissimi incontri con le comunità e con i sindaci del territorio».

Sul comportamento dell’amministrazione comunale rispetto alle iniziative rilevanti come quella sulle aree metropolitane, Carta aggiunge, «Con tutto il rispetto per i concittadini dei comuni limitrofi, che bene hanno fatto a muoversi e creare dibattito su una questione di vitale importanza per il futuro del sassarese, non possono essere loro ad avere l'iniziativa per coinvolgere l'intera ex provincia di Sassari. E' bene che qualcuno cominciasse a rendersi conto che amministra la terza città più importante del nord ovest della Sardegna e cominci a comportarsi di conseguenza». Il Presidente del Consiglio comunale, Loredana De Marco precisa «ogni sindaco ha scelto proprie modalità per convocare il consiglio comunale a Porto Torres. Il sindaco Sean ha invitato i consiglieri tramite mail, altri lo hanno fatto attraverso sms e c’è chi ha scelto la convocazione formale, non capisco tutta questa polemica. Noi comunque ci saremo».
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