Sono molti a chiedersi come sia stato possibile che una deliziosa area come quella della pineta Mugoni stia stata abbandonata al degrado e trasformata in una discarica lineare continua? Questa estate non solo non si è vista nessuna elementare raccolta di rifiuti, ma sono scomparsi perfino i bidoni raccoglitori che fino all’anno precedente erano presenti anche se insufficienti. Responsabilità dell’amministrazione comunale che non ha attivato alcun servizio sulle aree periurbane, ma anche di cittadini e ospiti maleducati privi di senso civico. Ma questo non basta. Quello che preoccupa ancor più, oltre l’attuale stato di degrado, è quello che potrebbe essere l’avvenire di quell’area quando sarà debitamente ripulita dai rifiuti. Semplicemente affidando al motore google la ricerca della parola "Mugoni", internet ci fornisce una visione inquietante di quello che potrebbe essere l’avvenire di Mugoni.
Si sa che il finanziere libanese Baroudi, lo stesso che ha promosso la realizzazazione di quel "capolavoro" che è il Baia di Conte, a capo di una società proprietaria di una vasta area che da Mugoni arriva fino ai pendii collinari, ha presentato in passato importanti progetti di insediamento di rilevante impatto paesaggistico, che finora non hanno trovato spazio. Ora la società del libanese si appresta a nuove proposte. Queste non ancora formalizzate, ma, a quanto pare, già dettagliate e pronte ad essere inoltrate, si possono vedere su internet.

Entrando quindi nel sito www.drawingstudio.com, si trova:
http://www.drawingstudio.com/01Portfolio/01-LargeProjects/a01.html
Project/Status: Club Villa Mugoni, Porto Conte, Alghero,
Sardinia, Italy. Design Development.
Description: Main Villa Resort is part of a 150 Acre development.
Architect: STV / Silver Ziskind Architects, NYC.

Pensiamo che simili progetti non possano avere legittimazione. L’area di Mugoni è pienamente all’interno del parco di Porto Conte che di norma può consentire solo trasformazioni leggere a impatto vicino allo zero e il sindaco di Alghero in più occasioni pubbliche ha assunto il linguaggio della cultura ambientalista affermando di volere uno sviluppo assolutamente sostenibile.
Resta l’inquietudine che traspare dalle immagini su Internet e che ci dicono che su Mugoni gli algheresi dovranno comunque tenere gli occhi aperti.