S.A.
2 dicembre 2015
Oristanese: è allarme cormorani Coldiretti, nuovo appello a Regione
Coldiretti scrive agli assessori Falchi e Spano: urgente ripristinare la dotazione finanziaria del capitolo indennizzi e lavorare in prospettiva sul governo della problematica

ORISTANO - «Diventa sempre più preoccupante la problematica cormorani nei compendi ittici dell’ oristanese. E mentre anche nell’ annata in corso gli uccelli sono giunti in gran numero negli stagni della provincia, ad accrescere la situazione di disagio è arrivata la notizia della entità delle risorse messe a disposizione dalla Regione Sardegna per risarcire i pescatori dai danni causati dagli uccelli nell’ annata 2014/2015: 338 mila gli euro stanziati dalla finanziaria. Davvero poco rispetto ai danni stimati».
Così interviene la Coldiretti che segnala «la presenza quasi raddoppiata in questi anni degli uccelli ittiofagi». «E’ di 15 mila e 600 unità il numero di cormorani presenti nel dicembre 2014, con un +86% rispetto allo stesso mese del 2008 , e con danni diretti (nella sola predazione dei pesci) stimati in circa 2 milioni e 600 mila euro. Aggiungasi, inoltre, la costante impossibilità di attivazione di alcuna azione efficace di contenimento». E sugli indennizzi erogati: «negli anni scorsi erano sempre insufficienti rispetto al danno reale: nell’annata 2013/2014 ammontavano a 375 mila euro, nel 2011/2012 a 750.000 euro. Cifre molto lontane dal fornire il giusto reintegro delle perdite subite ed ora in progressiva diminuzione».
Una situazione che Coldiretti Oristano ha rimarcato più volte coinvolgendo l’ assessorato all’ ambiente e i consiglieri regionali del territorio ed ottenendo l’ impegno di tecnici e assessore dell’ Ambiente per la risoluzione della vertenza. L’ obiettivo: evitare un’ altra stagione di danni. Così, con Uecoop Sardegna e i pescatori dei consorzi ittici locali, Coldiretti Oristano ha chiesto, nei mesi scorsi, alla politica di affrettare gli interventi di tutela verso i pescatori e gli stagni oristanesi. La risposta delle istituzioni ha portato ad un tavolo di lavoro in Assessorato Regionale Ambiente dove è stata condivisa la necessità di trovare una azione sinergica risolutiva della problematica, proponendo un provvedimento di contenimento della specie mediante l’ abbattimento selettivo, da negoziare con l'Ispra.
Una attività deterrente verso gli uccelli, con l’ obiettivo di spostarli dalle aree più pescose e salvaguardare il patrimonio ittico locale. Per Giuseppe Casu, direttore Coldiretti Oristano, la problematica va affrontata con una strategia finalizzata ad una risoluzione duratura. Occorre quindi che la regione attivi da subito le interlocuzioni con l’ Ispra per il governo della specie, in modo da mettere in campo una strategia integrata di controllo che abbini l’abbattimento selettivo alle ulteriori misure di prevenzione necessarie.
In tale nuovo contesto di governo della specie ittiofaga, è indispensabile valutare anche la possibilità di attivare nuovi meccanismi di reintegro dei danni arrecati dalla specie che siano congrui e sostenibili. «In ogni caso – precisa Casu - fino a che non verrà attivata una efficace e strategica azione, non rimane altra via che intervenire in termini di indennizzo, e in tale contesto è fondamentale integrare la dotazione finanziaria finora disponibile rendendola congrua rispetto alla dimensione del danno. Se non si agisce in maniera celere - conclude Casu - si innescheranno meccanismi non più governabili, con i pescatori pronti ad azioni eclatanti a difesa del loro reddito e del loro posto di lavoro».
Nella foto: Giuseppe Casu, direttore Coldiretti
|