A.B.
28 dicembre 2015
Al via la prevendita Cedac a Meana Sardo
Da sabato 16 gennaio a giovedì 10 marzo, il fascino de La Grande Prosa firmata Cedac impreziosirà il Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo

MEANA SARDO - Il fascino de La Grande Prosa firmata Cedac al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo per un colorito affresco della società tra vizi e (rare) virtù: quattro titoli in cartellone da sabato 16 gennaio a giovedì 10 marzo, con protagonisti di spicco della scena italiana, a partire da Lucrezia Lante della Rovere, che in Io sono Misia” incarna un’icona della Belle Epoque, Misia Sert, donna straordinaria e musa di pittori, musicisti e poeti.
Sotto i riflettori anche la coppia comica Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, nei panni de Gli impiegati dell’amore (Celibataires) nella divertente pièce di David Foenkinos, per la regia di Marie Pascale Osterrieth e giovani e brillanti interpreti come Valentina Cenni (attrice di teatro e cinema, come la Micol di Nessuno si salva da solo, di Sergio Castellitto), in scena con Totò Onnis e Giuseppe Tantillo in Nessun luogo è lontano, interessante dramma moderno scritto e diretto da Gianpiero Rappa. Dall’Isola, le intelligenti provocazioni di Bestie Feroci Revolution, di e con Fabio Marceddu ed Antonello Murgia, per un divertente e divertito affresco del Balpaese tra parole e note.
La Grande Prosa ritorna al Teatro San Bartolomeo con l'interessante e coinvolgente stagione organizzata dal Cedac/Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Meana Sardo: un cartellone che privilegia la drammaturgia contemporanea per indagare nella mente e nel cuore umano, tra desideri e passioni, eterni interrogativi e moderne inquietudini, con l’ironia e leggerezza della commedia e il pathos del dramma, tra musica e poesia. L’inaugurazione sarà nel segno dell’ironia e della musica, sabato 16 gennaio, alle ore 21, con Bestie Feroci Revolution, operina teatrale modulare che intreccia storie e canzoni, in un raffinato gioco di accostamenti e contrasti: un'antologia di canzoni per un viaggio nella memoria recente del Belpaese, in una sapiente miscela di tradizione colta e cultura popolare. L'istrionico Fabio Marceddu e l'eclettico musicista e regista Antonello Murgia danno via ad una performance divertente e coinvolgente, per una riflessione corale sul passato, il presente e il futuro dell'Italia.
Nella foto: Valentina Cenni
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