A.B.
5 marzo 2016
Olbia: pakistano simula rapina, scatta la denuncia
Ieri sera, i Carabinieri della Sezione Operativa hanno denunciato a piede libero un 32enne pakistana con le accuse di simulazione di reato, appropriazione indebita aggravata e calunnia

OLBIA – Ieri sera (venerdì), i Carabinieri della Sezione Operativa hanno denunciato a piede libero un 32enne pakistano per simulazione di reato, appropriazione indebita aggravata e calunnia. L’operazione condotta dai militari è partita dalle dichiarazioni rese dal giovane che, giovedì, alle ore 22.30, ha chiamato il 112 richiedendo immediata assistenza poiché, poco prima, era stato ferito e rapinato dell’incasso giornaliero. Pronto l'intervento di una pattuglia della Sezione Radiomobile che, giunta sul posto in pochissimi minuti, ha richiesto l’intervento del personale del 118, visto che l’uomo presentava una ferita da taglio alla mano destra.
Il rapinato, dipendente di un negozio cittadino, ha dichiarato che, terminata la giornata lavorativa, nel fare rientro a casa, è stato avvicinato da tre uomini, con accento straniero ed il volto coperto da sciarpe, che gli hanno intimato di consegnargli i soldi e, al suo diniego, pur d’impossessarsi dell’incasso giornaliero di circa 7mila euro che custodiva nella tasca del giaccone, non hanno esitato a ferirlo con una coltellata. Considerata la gravità del fatto veniva inviato anche personale della Sezione Operativa, che si attivava per identificare gli aggressori e, ancor di più, per fare piena luce sull’accaduto poiché i Carabinieri, sin da subito, hanno rilevato delle incongruenze nel racconto dell’uomo.
E l’intuito investigativo è stato infatti corroborato dalla successiva attività tecnica e, ieri mattina, i militari del Reparto Territoriale hanno deciso di perquisire l’abitazione del giovane dove hanno rinvenuto una parte dei soldi di cui aveva denunciato la rapina (circa 1300euro) ed il coltello usato per procurarsi la ferita alla mano allo scopo di rendere più credibile il grave crimine denunciato. Sentitosi scoperto, spontaneamente, il pakistano ha confermato di essersi inventato tutto per racimolare una somma di denaro che gli avrebbe permesso il ricongiungimento con la fidanzata. I Carabinieri sono riusciti ad accertare che la restante parte dei soldi non ritrovati durante la perquisizione era stata prelevata dall’uomo nei giorni scorsi ed utilizzata per scopi privati.
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