Mariangela Pala
23 marzo 2016
Porto Torres, Liceo sportivo: a rischio la seconda classe
L’ufficio scolastico regionale consente l’attivazione di una sola prima classe del Liceo sportivo per l’anno 2016-2017, per via dei tagli economici e della riduzione degli organici

PORTO TORRES - Situazione di emergenza per i 35 iscritti al liceo scientifico ad indirizzo sportivo di Porto Torres, per la quale sono insorte le proteste dei genitori preoccupati di veder sfumare il sogno dei loro figli: la passione per lo studio e lo sport insieme. Nessuna conferma ufficiale, ma è bastato il parere negativo alla possibilità di creare una terza prima classe al liceo sportivo del Convitto nazionale Canopoleno di Sassari, per mettere in allarme anche i ragazzi iscritti a Porto Torres.
Questo perché l’ufficio scolastico regionale consente l’attivazione di una sola prima classe del Liceo sportivo per l’anno 2016-2017, per via dei tagli economici e della riduzione degli organici, non curandosi del diritto allo studio in secondo piano rispetto allo schema economico. Le segreterie scolastiche, in questi giorni, sono state intasate da decine di chiamate e richieste di informazioni rivolte agli insegnanti del nuovo percorso formativo attivato nel 2015, dopo lunghe battaglie promosse dai comitati dei genitori e dai sindaci del territorio.
La paura di molte famiglie è di non poter ottenere l’iscrizione alla prima classe e di vedersi negato il diritto di poter scegliere un percorso scolastico che soddisfi le proprie capacità ed aspettative, con la speranza di diventare un giorno degli atleti meritevoli di allori nazionali e internazionali. Secondo i dati relativi alle iscrizioni dell’anno 2016-2017 risultano aver presentato domanda 35 allievi tra essi anche alcuni studenti con bisogni educativi speciali (Bes), che dopo le notizie apprese sono seriamente preoccupati di non poter soddisfare il proprio interesse e di realizzare le proprie ambizioni.
Dalle stanze del liceo sportivo non filtrano indiscrezioni, ma a bassa voce si spera che tutti possano essere ammessi senza dover passare per test e tabelle di merito scolastico e sportivo. L’orientamento è riconosciuto come diritto permanente di ogni persona, e l’auspicio di insegnanti, genitori e ragazzi è quello di trovare una soluzione al più presto perché ogni studente possa soddisfare la decisione personale di “una scuola su misura” per sè.
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