La Segreteria Territoriale di Sassari-Olbia di UilTrasporti annuncia il nuovo sit-in dei lavoratori e denuncia «gravi responsabilità politiche a Cagliari e a Roma»
ALGHERO - «In un clima di incosciente incredulità per quanto succede in queste ore al Riviera del Corallo UilTrasporti, da sempre in prima linea contro il declassamento dello scalo, ha proclamato, d'intesa con Filt Cgil e Ugl Trasporto Aereo, la terza giornata di sciopero per sabato 9 aprile, dalle ore 10 alle ore 18». Inizia così la nota firmata dalla Segreteria Territoriale di Sassari-Olbia del sindacato, che annuncia la nuova astensione, dopo quelle del 12 febbraio
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[LEGGI]. Pur ritenendo formalmente corretto quanto affermato durante la scorsa astensione dal direttore generale Sogeaal sul fatto che non avrebbe portato un solo volo «(non sono infatti i sindacati che hanno gestito l'azienda in questi ultimi cinque anni), preme ricordare che tali azioni sono gli strumenti che da sempre le Organizzazioni Sindacali possono usare per denunciare pubblicamente quanto fatto (o meglio quanto non fatto) in questo periodo temporale».
La UilTrasporti analizza l'attuale situazione. «Se nel 2010 gli aerei basati erano cinque, con tutto ciò che conseguiva in termini di voli e frequenze, se esisteva un servizio merci quotidiano che funzionava, al 1 novembre prossimo, salvo sorprese positive che non arrivano (in compenso abbondano quelle negative), saranno basati i soli due aerei Alitalia, legati a una continuità in scadenza nel 2017. La messa in fuga di Ryanair, garante nel solo 2015 di oltre il 70percento dei passeggeri transitati nel Riviera del Corallo, è una catastrofe: alle preoccupazioni odierne non seguiranno altri scioperi, dovendosi casomai aprire nuove procedure unitarie con rinnovate e ben più gravi motivazioni, che le Organizzazioni Sindacali in questo momento vagliano compatte. Ad Alghero si respira aria di sbigottimento: forse non ci si è ancora resi pienamente di quanto accade a causa delle discutibili scelte della “non politica dei trasporti e del turismo” operata a livello regionale con la mancata proposizione e di misure attuative sostenibili e alternative rispetto al vecchio co-marketing. Non basta infatti l'apprezzabile, ma insufficiente aumento di qualche volo della ex compagnia di bandiera, che segna comunque un agonia dello scalo, ormai moribondo per latitanza del medico di guardia in servizio (che guarda caso coincide con il padrone!), annunciata da tempo».
In queste ore sarebbe scaduto da qualche ora il termine ultimo per la privatizzazione Sogeaal. «Nel momento in cui si scrive la presente nota – insiste la Segreteria Territoriale di Sassari-Olbia - nulla è dato sapere sull'esito della procedura: altre proroghe? Certamente non può andare avanti all'infinito. A parere di qualche esperto l'ostacolo sarebbe il procedimento d'infrazione per aiuti di stato (che grava anche sui Privati Cagliari e Olbia). Peccato che gli stessi scienziati siano gli stessi che hanno deciso tale bando di gara e proprio nella pienezza della procedura di infrazione: in un paese normale sarebbero stati dimissionati immediatamente!». I Sindacati danno quindi appuntamento per sabato 9 aprile, davanti all'aeroporto, per il consueto sit-in di lavoratori. L'invito è esteso ai rappresentanti del territorio, delle categorie e sopratutto ai lavoratori dell'indotto, «giacchè raccolgono tutti quanti i frutti della inoperosità dell'assessore ai Trasporti Deiana e del Turismo Morandi, responsabili di non aver fatto fatto nulla per tutelare concretamente il nord ovest e i lavoratori , con la colpevole e dolosa complicità, trasversale agli schieramenti, della maggioranza dei rappresentanti del territorio, in Regione e in Parlamento, e di qualche sindaco distratto, veri artefici del suicidio assistito dell'infrastruttura aeroportuale», conclude la UilTrasporti.
Nella foto: un'immagine dello scorso sit-in