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Mariangela Pala 15 aprile 2016
Porto Torres tre giorni all’asciutto
Abbanoa: «inevitabile»
L´associazione Civiltà è Progresso contro Abbanoa:«Molte famiglie son state messe in ginocchio: chi per via dei bambini mandati a casa dalle scuole anzitempo, chi non è potuto recarsi al lavoro e chi, ancora, ha dovuto chiudere i battenti di bar, ristoranti, botteghe artigiane, parrucchieri e quant´altro»
Porto Torres tre giorni all’asciutto. Abbanoa: «inevitabile»

PORTO TORRES - Gi interventi sul potabilizzatore di Truncu Reale da parte di Abbanoa non hanno consentito di rispettare la tempistica inizialmente fissata e la città è rimasta all’asciutto per tre giorni. Disagi in diversi quartieri, in particolare a Serra dei Pozzi e scuole rimaste chiuse senza preavviso. «Molte famiglie son state messe in ginocchio: chi per via dei bambini mandati a casa dalle scuole anzitempo, chi non è potuto recarsi al lavoro e chi, ancora, ha dovuto chiudere i battenti di bar, ristoranti, botteghe artigiane, parrucchieri e quant'altro», lamenta l’associazione Civiltà è Progresso.

Da giovedì pomeriggio, una volta conclusi i lavori Abbanoa ha riavviato il sistema di potabilizzazione, «si è passati a tutta l'attività di "pulizia" della rete: l'acqua va verso i serbatoi di accumulo e distribuzione ma contestualmente vengono fatti gli spurghi delle condotte per assicurarsi che l'acqua entri in rete e arrivi pulita», spiega in un comunicato il gestore idrico, il quale fa sapere del procedimento utilizzato per svuotare parzialmente le condotte per poi riempirle nuovamente. Si è poi passati alla fase di riapertura in rete (dal serbatoio verso utenza domestica): «anche lì è stato necessario procedere con ulteriori spurghi e altre analisi sull'acqua. In casi come questo i fenomeni di torbidità sono infatti inevitabili», aggiunge l’azienda.

Questa mattina la città si è svegliata per il terzo giorno consecutivo senz’acqua nonostante le rassicurazioni che entro le 22 di ieri sera il servizio sarebbe stato ripristinato. Solo in serata anche a Porto Torres come a Sassari e Stintino la pressione in rete pur non avendo raggiunto i livelli ottimali, ha iniziato a migliorare. Intanto Abbanoa comunica che «sono in corso verifiche nell'acquedotto con operazioni di sfiato lungo le reti per eliminare bolle d'aria che limitano l'erogazione». Anche a Serra Li Pozzi la fornitura è in fase di riavvio. Gli inconvenienti per le utenze sono cominciati martedì (13 aprile) per la mancanza d’acqua, come preannunciato dal gestore unico Abbanoa a causa degli interventi sul potabilizzatore di Truncu Reale.

Una regola però non rispettata il giorno successivo per il perdurare dell’interruzione del servizio idrico, che ha creato non poche difficoltà all’intera città. L’avviso che ci sarebbe stata l'interruzione dell'erogazione dell'acqua, secondo l’associazione di Civiltà è Progresso è iniziato a circolare, a Porto Torres, «grazie a qualche utente facebook che ha trovato in rete il comunicato di Abbanoa». Due giorni a secco e senza preavviso, «molti utenti e cittadini erano all'oscuro del disagio cui sarebbero andati incontro mercoledì 13, quando era previsto il blackout dalle 6 alle 20, a Serra dei Pozzi, e dalle 16 alle 20 nel resto della città», sostiene la presidente Alba Rosa Galleri.

Problemi che hanno coinvolto diverse famiglie, scuole (rimaste chiuse), uffici pubblici ed operatori commerciali. «E' inimmaginabile che un lavoro importante, al potabilizzatore sia stato programmato il giorno prima e non si comprende come mai Abbanoa non si sia degnata di avvertire per tempo due città come Sassari e Porto Torres, con un bacino di utenza di oltre 150mila abitanti». Una situazione di difficoltà che si è verificata anche nella giornata odierna (venerdì), di fronte alla quale «I sindaci delle due città dovrebbero protestare energicamente, perché se è vero che si è trattato di importanti lavori, è anche vero che quei lavori avrebbero potuto comportare degli imprevisti, che si sono verificati, ed è accaduto che due città sono state senz'acqua inopinatamente per tre giorni».

Per l’associazione i disagi ai quali Abbanoa sta esponendo gli utenti «sempre più spesso non sono improvvisi né imprevedibili, ma sono causati dalla superficialità con la quale l’azienda è abituata ad agire, fuori dal controllo di quelle entità che dovrebbero tutelare gli interessi dei cittadini della Sardegna». Situazioni di forte disagio che Abbanoa giustifica sostenendo che la conclusione dei lavori, slittata di diverse ore rispetto alla programmazione ha fatto sì che venissero utilizzate le scorte dei serbatoi, «senza che ci sia stato il tempo necessario per riavviare la produzione di acqua (il normale funzionamento dell'impianto) e quindi per rialimentare la rete».

Secondo l’ente gestore l'intervento effettuato migliora l'efficienza del potabilizzatore, soprattutto in vista dell'arrivo della stagione estiva. I lavori prevedevano l'installazione di un nuovo misuratore di portata del diametro di circa un metro nella condotta in ingresso dell'acqua grezza nell'impianto, che consentirà di collegare e rendere operativo entro la fine del mese il nuovo chiariflocculatore, ossia un sistema di trattamento delle acque che elimina le impurità presenti nell'acqua. Il nuovo sistema consentirà di aumentare la produzione di acqua potabile dagli attuali 700 litri al secondo (garantiti attualmente da 3 chiariflocculatori) a oltre mille litri al secondo.

Più di trecento litri al secondo disponibili prima dell'estate, quando sarà necessario far fronte all'aumento stagionale dei consumi. «Abbanoa - si legge nel comunicato - è in questo momento impegnata per accelerare quanto più possibile gli interventi sulla rete per cercare di ridurre i disagi e aiutare la popolazione di Sassari e Porto Torres ancora in sofferenza». Una pena che poteva essere alleviata da una comunicazione adeguata tale da consentire agli utenti di provvedere alle opportune scorte con ampio anticipo.



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