«Alle dichiarazioni di intenti non sono seguiti atti per dare concretezza alla proposta» sottolineano dal circolo Pd di Alghero. Si incrina il dialogo tra Dem locali e sindaco. Ore decisive per il definitivo rientro dell'Udc in maggioranza
ALGHERO - «Il Gruppo Consiliare continuerà a svolgere dai banchi delle minoranze il proprio ruolo di opposizione costruttiva votata unicamente al bene collettivo, così come l’attività politica del Partito Democratico». La nota stampa del segretario del circolo algherese Pd, Mario Salis, chiude l'ennesimo tentativo in atto ormai da mesi di riunire in maggioranza le numerose anime "Democratiche" presenti in città. «Il Partito Democratico in questi anni di fallimentare amministrazione ha dimostrato con i fatti, con il gruppo consiliare e attraverso numerose iniziative pubbliche di avere idee e programmi per contribuire a traghettare fuori dalle sabbie mobili il governo della città» sottolinea Salis.
Confermate quindi tutte le indiscrezioni dell'ultima ora [
LEGGI]. All'origine del nuovo stop al dialogo quella che il Pd chiama volontà «di realizzare un radicale cambiamento politico – programmatico – strutturale», ed evidentemente non accolta da Bruno e alleati. Una "rivoluzione" che avrebbe creato a Sant'Anna più di un imbarazzo tra i consiglieri considerando la mole di richieste recapitate alla maggioranza.
Così da via Mazzini: «Si è consumata una infinita serie di incontri sulle linee programmatiche che hanno visto confrontarsi due diverse visioni di gestione ordinaria e sviluppo del territorio, che avrebbero potuto con un pò di buona volontà fondersi in un vero progetto alternativo. I fatti contingenti purtroppo hanno dimostrato che alle dichiarazioni di intenti non sono seguiti atti per dare concretezza alla proposta. Tutt’altro - chiude Salis - si sono approvate continuamente delibere che andavano nella direzione opposta ai progetti in discussione» (il riferimento potrebbe essere al recente bando pubblico per individuare il direttore della Fondazione Meta ndr).
Sono invece ore decisive sul fronte
Udc (era stato lo stesso Pd a chiedere l'allargamento alle forze moderate). Tra vecchi alleati è in corso un confronto aperto e schietto, come sottolineato dallo stesso sindaco qualche giorno fa «basato sul superamento delle criticità che hanno portato il partito dell’Unione di Centro ad abbandonare la maggioranza» [
LEGGI]. Già individuati tutti i punti programmatici di definitivo rilancio, è probabile che l'Udc rientri ufficialmente in maggioranza sempre con due esponenti rappresentati nell'esecutivo.
Foto d'archivio