SASSARI – «Non staccate la spina. La vita deve proseguire e spegnersi così com’è cominciata. Senza interventi esterni». Paolo Atzeni, vescovo di Sassari è salito ieri al quinto piano dell’Ospedale Santissima Annunziata ed ha voluto esternare la sua opinione sul caso dell’ex arbitro Giovanni Nuvoli, ricoverato nel reparto di Rianimazione del nosocomio turritano. E la guida religiosa del capoluogo è andato a parlare con il Primario del reparto, trattenendosi lungamente, proprio nel giorno che ha visto l’arrivo di un medico anestesista, accompagnato dall’Europarlamentare radicale Marco Cappato, direttamente da Roma. Cercando una metafora che chiarisse al meglio il suo pensiero, il vescovo ha dichiarato: «La vita è come l’alfabeto, comincia con la lettera A e finisce con la Z, non con altre lettere intermedie». Ma Maddalena Soro, moglie di Nuvoli, ha esternato nuovamente il desiderio espresso da suo marito: «Giovanni è sereno e convinto di quello che vuole. L’ha ripetuto anche oggi al medico ed all’Europarlamentare». E Nuvoli ha nuovamente invitato chi ne ha la possibilità, ad aiutarlo a terminare la sua esistenza terrena: «Il vero danno è l’attesa ed invece io ho fretta. Grazie per quello che state facendo, ma fate presto». Intanto, il Pubblico Ministero Paolo Piras, ha letto la lettera inviatagli dai Nuvoli ed è possibile che, già nelle prossime ore, vada all’Ospedale Santissima Annunziata per accertarsi personalmente della situazione.