Antonio Burruni
20 febbraio 2007
Olmedo: Catechisti indagati con l’accusa di violenza privata
Sono stati iscritti nel registro degli indagati i due giovani educatori implicati nella vicenda del bambino legato alla sedia durante la lezione. Il più giovane: «Non volevo fargli del male»

OLMEDO – Sono stati iscritti nel registro degli indagati i due catechisti che operano nella parrocchia di Olmedo. Per i due volontari, l’accusa è di violenza privata. Il sostituto procuratore Michele Incani, sta procedendo alla verifica dei verbali degli interrogatori rivolti a genitori e bambini componenti della classe. I fatti, risalgono allo scorso mese di gennaio. Dopo aver ripreso più volte un bambino di otto anni che giocava con la sua automobilina giocattolo, disinteressandosi della lezione ed anzi, distraendo anche il resto della scolaresca, ben presto in fermento, i due volontari, ingenuamente, avevano minacciato di legare il piccolo. Una minaccia tanto inverosimile, non aveva distolto il bambino dal gioco. A quel punto, il più giovane dei due catechisti, minorenne, aveva provveduto a legare veramente il bambino alla sua sedia. A fine lezione, tra le lacrime, il piccolo aveva confessato la cosa a d un’amica di famiglia. In seguito agli interrogatori effettuati dai carabinieri, il volontario minore dovrà apparire davanti al Tribunale dei Minori, mentre la sua collega più grande andrà al Palazzo di Giustizia di Sassari. Il catechista più giovane ha subito dichiarato che le sue intenzioni, come effettivamente sembra, non fossero certo di far male al bambino, ma semplicemente di mettere un freno ad una classe un po’ troppo turbolenta. Sicuramente un peccato d’inesperienza, più che una reale cattiveria. A sostegno del fatto, ci sono le tante dichiarazioni di affetto e stima dei concittadini del giovane, che lo descrivono come un bravo ragazzo, che si impegna con dedizione nel volontariato. Tra questi, anche il parroco del paese, la cui posizione però, sembra al vaglio degli inquirenti per responsabilità indiretta. Non è sembrata una buona idea, aver lasciato la responsabilità di una trentina di bambini di età inferiore ai dieci anni ad un minorenne.
|